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Charles Aznavour, le migliori canzoni: da Après l’Amour a She

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Charles Aznavour, le canzoni migliori: da Après l’Amour a She, i cinque brani più rappresentativi della carriera del cantautore francese.

Non mi esprimo particolarmente bene quando parlo, ma quando scrivo, le parole, le melodie scorrono“, disse Charles Aznavour a The Telegraph nel 2001. “Il loro percorso va dal cervello alla penna“. Nel corso degli anni, il cantautore ha scritto più di 1.200 canzoni, trattando di tutto, dalla violenza di strada all’ecologia, fino all’omosessualità (e all’amore, bien sûr). È quasi impossibile scegliere le 5 canzoni di questo grande artista francese, deceduto nel 2018, ma l’arduo compito va portato avanti.

Charles Aznavour, le canzoni più amate

Iniziamo la nostra lista con Yesterday, When I Was Young (Hier Encore). Aznavour aveva solo 40 anni quando scrisse questa nostalgica canzone che cattura – in modo devastante – la realizzazione del potenziale sprecato.

Il video di Yesterday, When I Was Young (Hier Encore):


In francese si chiamava Hier Encore ma Aznavour ha sempre ritenuto che la versione inglese, scritta insieme al paroliere di Les MiserablesHerbert Kretzmer – fosse più poetica. La canzone fu un successo negli Stati Uniti, cantata da Roy Clark; Bing Crosby, Andy Williams, Shirley Bassey e Dusty Springfield hanno registrato cover proprie.

Passiamo, poi, a What Makes A Man (Comme Ils Disent). Controversa all’epoca, questa ballata dipinge un tenero ritratto di un uomo gay solo negli anni ’70, del suo stretto rapporto con sua madre e delle sue notti passate a impersonare star femminili nei nightclub parigini.

Il video di Wha Makes A Man:


Aznavour l’ha scritto per affrontare “i problemi specifici che i miei amici gay hanno dovuto affrontare“, ha detto una volta. “Potevo vedere che le cose erano diverse per loro, che erano emarginati“. “È ancora vietato in alcuni paesi non illuminati“, ha detto a The Star in Canada nel 2014. “L’ho cantata in prima serata in America allo spettacolo di Johnny Carson 25 anni fa. Non ne erano contenti, ma ho ricevuto molte lettere di gratitudine“.

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Fonte foto: https://pixabay.com/it/pianoforte-spartito-foglio-di-musica-1655558/

C’è, poi, Après l’amour. “Infili le dita nella mia camicia aperta” – Après l’Amour è una rappresentazione volubile e languida di una coppia sdraiata insieme a letto dopo aver fatto l’amore. “Avvolti nelle lenzuola attorcigliate, restiamo intrecciati insieme“, canta.


Incluso nel PE del 1955 Interdit Aux Moins de 16 Ans (vietato ai minori di 16 anni), fu vietata alla radio dal governo francese. Una volta, però, che il divieto fu revocato, alla fine degli anni ’60, è diventata una delle sue canzoni più amate.

Charles Aznavour, She e You’ve Let Yourself Go

She (Tous Les Visage De L’amour) è stato il suo più grande successo nel Regno Unito: è stata scritta come colonna sonora della serie della BBC del 1974, The Seven Faces of Women. La canzone doveva legare insieme le sette storie separate della serie, ognuna raffigurante donne contemporanee in varie fasi della vita – motivo per cui la donna di cui parla Aznavour non viene mai nominata.

Il video di She (Tous Les Visage De L’amour):


I produttori originariamente volevano che Marlene Dietrich registrasse la canzone, ma il paroliere Herbert Kretzmer non fu d’accordo, insistendo sul fatto che “se c’è una cosa che so sul mistero delle donne è che non ne parlano. Se lo avessero fatto, non sarebbe un mistero”. Aznavour ha trascorso quattro settimane alla posizione numero uno con questa canzone, ma ci volle più tempo per diventare un successo nel suo paese d’origine, in parte perché la parola “lei” suonava come una parola gergale per indicare le feci.

Infine, citiamo You’ve Let Yourself Go (Tu T’Laisses Aller). “Ti guardo disperato e vedo tua madre lì in piedi“, canta Aznavour, sposato per tre volte, mentre osserva con dispiacere la sua partner diventare vecchia e trasandato.

Il video di You’ve Let Yourself Go (Tu T’Laisses Aller):


Invece di raccontare una storia di vita reale, You’ve Let Yourself Go è stato ispirato da un film – La Poison – una satira oscura, in cui un marito non viene condannato per l’omicidio della moglie alcolizzata e senza fascino, nonostante ammetta la sua colpa in tribunale.

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Da: Notizie Musica

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