Carla Bruni si racconta: dalla dipendenza dall’alcol, ai problemi di rabbia, alla sua alimentazione decisamente troppo rigida.
In un’intervista rilasciata per Oggi, Carla Bruni ha svelato moltissimi dettagli della sua vita privata. Dalla dipendenza dall’alcol ai problemi di rabbia e ai 14 anni di analisi per superarli. Lei, confessa, si è sempre sentita italiana e non le piace sentirsi chiamare Carlà: “Sono italiana, io. In Francia non sanno mica fare la pasta, all’Eliseo come cuocere gli spaghetti lo spiegavo io“.
Carla Bruni: la dipendenza e i problemi di rabbia
Carla ammette di avere un carattere molto impegnativo: “Se mi arrabbio rovescio tavoli, spacco sedie. Ora meno, dopo 14 anni di psicoanalisi. Ma è il mio temperamento“. A proposito di un tradimento subito da giovane racconta: “Una volta, ero giovanissima, a una festa ho visto il mio ragazzo con una bionda sulle ginocchia. Be’, li ho picchiati. Entrambi“.
Poi l’intervistatore le chiede se si considera una donna inquieta: “Ho le piccole nevrosi di tutte le persone che vivono in un certo confort. E sono un po’ traumatizzata, questo sì. Dalla nascita, immagino. Mia madre mi ha avuto da un uomo che non era quello che io credevo fosse mio padre, l’ho scoperto solo da adulta ma qualche segno deve averlo lasciato.”
Infine la cantautrice si apre sulla dipendenza da alcol: “La dipendenza non è un perché, è un come. È un modo di vivere che parte da lontano, un gesto rassicurante. Prima dell’alcol c’era lo zucchero, da bambina bevevo 30 Coca Cola al giorno. Sono eccessiva, non ho vie di mezzo. Quindi, mi devo controllare“.
Un piano alimentare troppo rigide
Parlando della sua giornata tipo, Carla rivela: “Dipende. Io appena sveglia non capisco niente, comincio a fiorire verso le sette di sera“. Le sue canzoni, infatti, riesce a scriverle solo di notte: “Mi chiudo qui nello studio fino alle tre del mattino: faccio musica, leggo. È magica, la notte“
E sulle sue abitudini alimentari, ha confermato di mangiare solo la sera e per il resto della giornata di consumare solo tisane: “Digerire mi affatica. E forse sì, ho paura di prendere peso. Non lo so, non ci penso tanto“.