Stewart Copeland: la carriera, la vita privata e le curiosità sul batterista dei Police, uno degli artisti più eclettici della musica americana e inglese.
Lo stile di Stewart Copeland lo riconosci subito. Forse non sarà il miglior batterista di sempre, ma di certo è uno dei più originali. Un artista che ha rivoluzionato il modo di suonare questo fantastico strumento, e che ha contribuito alla creazione del magico suono dei Police. Andiamo a scoprire le curiosità sulla carriera e la vita privata di questo straordinario artista.
Chi è Stewart Copeland
Stewart Armstrong Copeland è nato ad Alexandria, in Virginia, il 16 luglio 1952 sotto il segno del Cancro. Figlio di un agente della CIA e di un membro della British Intelligence, a nove mesi si trasferisce con la famiglia a Beirut, in Libano. Da ragazzo il padre, trombettista jazz, gli insegna a suonare il trombone, ma a 13 anni il giovane Stewart s’innamora della batteria dopo che il fratello la prende in prestito da un amico.
Nel 1966 la famiglia Copeland si trasferisce in Inghilterra. Dopo il diploma s’iscrive però all’Università di San Diego e per la prima volta si trasferisce in America, il suo paese d’origine. In seguito si laurea a Berkley etorna nel 1973 a Londra. Qui inizia la sua carrera musicale, suonando nel gruppo Curved Air. Il suo stile lo fa subito spiccare all’interno della scena musicale britannica. Accanto allo stile classico del rock, infatti, inserisce elementi provenienti dal reggae e dalla musica medio-orientale.
Stewart Copeland: la carriera
Dopo aver assistito a un concerto di un giovane bassista di nome Sting, decide di contattarlo per formare un gruppo punk. A loro si aggiunge Henry Padovani e fonda gli Strontium 90. Poco dopo il posto di Padovani viene preso da Andy Summers.
Trascinati da un manager speciale, il fratello Miles Copeland III, nascono i Police, una formazione che mescola punk, la neonata new wave, rock, reggae, jazz e via dicendo. Di seguito Walking on the Moon, una delle canzoni più famose dei Police:
La carriera solista di Copeland inizia già durante la permanenza nei Police. In questo periodo, sotto lo pseudonimo di Klark Kent, lancia diversi singoli anche di buon successo, come Don’t Care. Chiusa l’avventura leggendaria nei Police, inizia una serie di collaborazioni che lo vedono grande protagonsita, come quella con Stan Ridgway e Stanley Clarke.
Nel corso degli anni Ottanta si specializza in scrittura di colonne sonore di film, serie televisive, videogiochi, opere e balletti. Il nuovo millennio si apre con la creazione del supergruppo Oysterhead con Les Claypool dei Primus e Trey Anastasio dei Phish, con cui pubblica un album.
In anni recenti si è impegnato per riscoprire il patrimonio etnomusicale di diverse zone del mondo. Ma tra i suoi numerosi progetti recenti c’è anche la formazione nel 2016 di un altro supergruppo, i Gizmodrome, con artisti del calibro di Mark King (Level 42), Adrian Below (Talking Heads) e Vittorio Cosma (PFM). Cosa fa oggi Stewart Copeland? Ovviamente è impegnato in mille progetti musicali. Tra questi, sta lavorando alla colonna sonora del musical Ben Hur.
Di seguito un assolo di batteria di Stewart:
La vita privata di Stewart Copeland: moglie e figli
La prima moglie di Stewart Copeland è stata Sonja Kristina, cantante dei Curved Air. I due sono stati sposati dal 1982 al 1991. Nel 1993 Stewart si è risposato con Fiona Copeland, la sua attuale compagna. Stewart ha due figli: Jordan e Scott nati dal matrimonio con Sonja, e Patrick, nato da una relazione con Marina Guinness.
Sai che…
– Stewart Copeland è alto 1 metro e 87.
– Oltre a batteria e percussioni suona le tastiere e la chitarra.
– La sua più grande passione dopo la musica è l’equitazione.
– Ha la cittadinanza onoraria di Melpignano, in provincia di Lecce, ed è stato in passato grande protagonista nella Notte della Taranta.
– Su Instagram Stewart Copeland ha un account ufficiale seguito da migliaia di follower.
Di seguito The Rhytmathist di Stewart Copeland, uno dei brani più importanti della sua carriera:
FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/photos/borsa-concerto-tamburo-batterista-2941803/