Alla scoperta di Patti Smith, la poetessa della musica rock che ha segnato la musica degli anni Settanta.
Patricia Lee Smith, meglio conosciuta semplicemente come Patti Smith (30 dicembre 1946), è considerata da tutti come un’icona leggendaria della musica rock. Al ritmo travolgente delle chitarre graffianti, la cantante associa delle vere e proprie poesie, ovviamente riadattate alle esigenze metriche della musica.
Da qui nasce quell’alchimia quasi misteriosa che caratterizzano le canzoni di Patti Smith (People Have The Power, Summer Cannibalis e Because the Night tanto per citarne tre), un mix tra trasgressione e romanticismo, amore e odio, forza e fragilità.
Patti Smith, la poetessa ‘prestata’ alla musica
Il corvo Nero Patti Smith cresce con una grande passione che non è quella per la musica. Ama la poesia, possibilmente quella ermetica, e da giovani, complici le febbri reumatiche di cui soffriva, vedeva di fronte a sé l’immagine di Rimbaud che le consegnava fiumi di parole. Così nasce Horses, il capolavoro di Patti.
Si trasferisce a Manhattan per vivere in prima persona la rivoluzione culturale che era in corso in quegli anni, e per continuare a dedicarsi alla poesia ha lavorato come cameriera e come commessa in un negozio di libri, lo stesso negozio dove la futura regina del rock dormiva di nascosto perché non poteva permettersi i soldi per una camera in affitto.
Curiosità: sapete chi sono stati i più grandi performer della storia per Patti Smith? Mick Jagger, Hitler e Gesù Cristo. “Mi rendo ben conto che stiamo parlando di personaggi radicalmente diversi fra di loro, ma mi riferivo soltanto al carisma, alla capacità di comunicare con le masse“, ha dichiarato Patti Smith ai microfoni di Famiglia Cristiana.
Nonostante il grande successo ottenuto nella sua carriera, Patti Smith oggi continua a fare i conti con le sue fragilità: resta a suo modo memorabile la sua esibizione in occasione della consegna del premio Nobel a Stoccolma quando ha cantato A hard rain’s a-gonna fall di Bob Dylan, salvo doversi poi interrompere a causa del nervosismo.
La vita privata di Patti Smith: i grandi amori e gli immensi dolori
Prima grande storia d’amore di Patti Smith è stata quella con Robert Mapplethorpe, il fotografo rivoluzionario scomparso nel 1989 che ha curato la copertina di Horse. I due hanno avuto una relazione per molti controversa: ancora oggi qualcuno afferma che tra i due c’era un rapporto molto stretto ma fatto di stima, rispetto e grandissimo affetto. Ma non amore.
Altri invece non hanno dubbi sul fatto che i due fossero una coppia a tutti gli effetti. La storia dice che i due hanno a lungo convissuto prima che lui diventasse l’amante di Sam Wagstaff facendo luce sulla sua omosessualità, motivo per il quale sarebbe finita la storia con Patti.
All’età di trent’anni la cantante incontra Fred Smith, futuro marito di Patti Smith. Da lì la nascita di una storia tanto inaspettata quanto emotivamente travolgente, come raccontato dalla cantante ai microfoni de la Repubblica:
“Quando incontrai Fred l’intesa fu così forte e perfetta che eclissò d’un colpo tutto il resto. Volevo progredire, fare di più, fare cose diverse. Quando ami qualcuno smetti di sentirti al centro dell’universo, poi diventano i figli la tua priorità. Anche un artista deve diventare più disciplinato e responsabile. In pochi anni mi sono innamorata, sono diventata madre, infine vedova. Come non cambiare e crescere dopo tre eventi del genere?“.
La morte del marito, cui seguì poco tempo dopo quella del fratello, diede alla cantante nuova energia vitale per superare il grande trauma. Per Jackson e Jessica, i suoi figli, Patti Smith ha deciso di non mollare, di riprendersi in mano la propria vita, di tornare a scrivere e a cantare come non faceva da tempo.
In seguito la cantante ha iniziato una relazione con il musicista Oliver Ray, con cui si è spesso esibita anche in pubblico per la gioia degli appassionati di musica… e degli appassionati del gossip.
Di seguito il video di Because the Night di Patti Smith:
Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/PattiSmithAuthor/