Brian Eno: la carriera, la vita privata e le curiosità sul compositore e produttore che ha fatto le fortune di artisti come David Bowie.
Se nel mondo della musica contemporanea è lecito utilizzare la parola genio, allora sarebbe giusto applicarla in primis a un nome: Brian Eno. Nessuno più di lui ha infatti saputo approcciarsi a questa straordinaria forma d’arte trattandola con il dovuto rispetto, studiandola, plasmandola, analizzandola, senza alcuna forma di preclusione mentale e senza farsi piegare da bieche dinamiche commerciali.
Andiamo a scoprire insieme alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.
Chi è Brian Eno
Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno è nato a Woodbridge, in Inghilterra, il 15 maggio 1948 sotto il segno del Toro. Fin da bambino appassionato di musica, si laurea nel 1969 all’università di Southampton.
Durante gli anni della formazione fa esperienza in alcuni gruppi, suonando il magnetofono, ovvero un registratore a nastro.
La sua prima composizione è datata 1970, quando viene chiamato a scrivere le musiche per Berlin House, un corto del regista Malcolm Le Grice. Inizia così una serie di esperienze che lo portano presto a incrociare le strade con il gruppo art rock dei Roxy Music di Bryan Ferry e Phil Manzanera, cui si unisce nel 1971.
Con la band pubblica due album, Roxy Music del 1972 e For Your Pleasure del 1973, rendendo il proprio stile famoso in tutto il mondo. Di seguito un live dei Roxy con Brian:
Lascia la band nel 1973 e inizia così la sua carriera da solista pubblicando con l’amico Robert Fripp l’album sperimentale No Pussyfooting. Insieme Brian e il leader dei King Crimson pubblicano quattro album e si contaminano a vicenda nei rispettivi lavori solisti.
I dischi di Brian fin da questi anni si fanno apprezzare per le continue sperimentazioni e gli echi di generi molto distanti dal rock, come la musica tradizionale orientale in brani China My China.
Impostosi a livello mondaile, nel 1975 Brian raggiunge forse l’apice della sua prima fase di carriera, pubblicando l’album Another Green World con Fripp, Phil Collins alla batteria e John Cale alla viola. Di seguito la title track:
Trasferitosi in Germania, tra il 1977 e il 1979 è una sorta di uomo ombra per la cosiddetta trilogia berlinese di David Bowie, composta da Low, “Heroes” e Lodger, i lavori più sperimentali del Duca Bianco, che rilanciano la sua carriera verso gli anni Ottanta.
Collabora quindi anche con i Talking Heads, sia come musicista che come produttore, definendo in parte quel loro sound mistico che li contraddistinguerà per tutta la carriera e riscriverà la storia della new wave.
A partire dagli anni Ottanta abbraccia definitivamente la musica d’ambiente, diventandone il principale interprete in tutto il mondo. Inizia in questi anni la fortunata serie Ambient, inaugurata da Music for Airports.
Tra i lavori più apprezzati di questa fase ricordiamo My Life in the Bush of Ghosts insieme a David Byrne, ritenuto uno dei capolavori della musica contemporanea.
Oltre che a distinguersi come uno dei padri della world music, in questo periodo prosegue le sue collaborazioni e produzioni di prestigio. Ad esempio, lavora con gli U2 in album fondamentali come The Unforgettable Fire e The Joshua Tree.
Sviluppa quindi una nuova idea di musica nella seconda metà degli anni Ottanta, la Generative Music, ovvero una musica che si evolve senza ripetersi mai, grazie ad appositi programmi informatici. Un’idea che prende corpo nell’album Generative Music 1 with SSEYO Koan software del 1996, ma anche in alcuni lavori successivi.
Insomma, Brian è un vulcano di idee ed esplora ogni tipo di arte, dedicandosi alla musica 360°, anch ein anni più recenti. Tra l’altro, nel nuovo millennio lavora con i Coldplay, producendo alcune tracce di X&Y e l’intero album Viva la vida or Death and All His Friends, da cui è tratta la celebre Viva la vida:
Cosa fa oggi Brian Eno? Continua ad essere un compositore, produttore e musicista di altissimo profilo, tra le influenze maggiori per l’intero mondo della musica anglosassone e non solo.
La vita privata di Brian Eno: moglie e figli
Brian si è sposato presto, a 18 anni, nel 1967, con Sarah Grenville. Hanno avuto una figlia, Hannah, nata nel luglio 1967, prima di divorziare.
Si è poi risposato nel 1988 con Anthea Norman-Taylor, madre di altre due sue figlie, Irial e Darla.
Sai che…
-Brian Eno è alto 1 metro e 69.
-Da bambino è cresciuto ascoltando molta musica americana perché abitava vicino a una base militare statunitense.
-Nei primi concerti con i Roxy Music Brian era solito esibirsi fuori dal palco, restando al mixer. Solo negli ultimi tempi si presentò in scena, tra l’altro con costumi piuttosto eccentrici.
-In molti suoi lavori Brian ha utilizzato le ‘Strategie Oblique‘, un mazzo di 100 carte create dallo stesso Eno insieme all’artista Peter Schmidt con stampate sopra degli aforismi e frasi criptiche, per aiutarsi a uscire dai momenti di stasi dell’immaginazione.
-Dagli anni Ottanta a iniziato a mettersi in gioco anche nell’ambito della videoarte, con installazioni sonore apprezzate in tutto il mondo.
-Negli anni Ottanta ha collaborato anche con Teresa De Sio, di cui disse: “Non ho mai sentito una cantante suonare così tante note“.
-Nel 2007 in un’intervista alla BBC ha dichiarato di essere ateo.
-Brian è considerato l’inventore della musica ambient, ma ha contribuito anche alla nascita dell’elettronica e della musica etnica, oltre che della new wave e new age.
-Ha composto il jingle utilizzato all’avvio di Windows 95 per la Microsoft.
-Su Instagram Brian Eno ha un account ufficiale da oltre 35mila follower.
Di seguito By This River, una delle sue composizioni più apprezzate:
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/BrianEno