Il padre di Britney Spears, Jamie, è tornato a parlare per la prima volta dopo la fine della conservatorship, confessando di aver salvato la figlia.
Jamie Spears, il padre di Britney, non è il demonio, e prova a spiegarlo una volta per tutte. Per la prima volta dopo la fine della custodia legale che gli ha permesso, per quasi quattordici anni, di avere il potere decisionale nella vita della figlia, l’uomo ha voluto togliersi dei sassolini dalle tasche per spiegare la sua verità. Altro che ‘cattivo’. Nella sua versione dei fatti, se non fosse stato per lui, oggi Britney Spears non sarebbe più viva!
Britney Spears sarebbe morta? Il pensiero di papà Jamie
“Se non fossi intervenuto, mia figlia oggi sarebbe morta“, ha urlato in un’intervista papà Jamie, l’uomo più detestato dai fan della principessa del pop. Ai microfoni del Mail on Sunday, per la prima volta il noto genitore ha voluto difendersi pubblicamente, raccontando la sua versione dei fatti su ciò che è accaduto nel corso degli ultimi anni.
Secondo l’uomo, non intervenire in alcune decisioni della cantante avrebbe significato farle rischiare anche di perdere la vita. E lui, che ha sempre amato la sua cara Britney con tutto il suo cuore e la sua anima, non avrebbe mai potuto permettersi di vederla morire così. Per questo motivo ha scelto di imporsi come tutore, mettendola al riparo da tutto e tutti nei periodi in cui basta poco per causare un crollo nervoso alla popstar.
La difesa di Jaime
Ancora impegnato a prendere le parti della figlia, nonostante la battaglia legale che li ha visti contrapposti negli ultimi anni, Jamie ha scelto di non aprirsi del tutto nemmeno in questa intervista, per non rischiare di far precipitare la sua Britney in un vero e proprio “buco nero”, anche peggiore di quello di prima.
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Spiega l’uomo: “Britney ha vissuto un inferno, ma non so se, senza la tutela, lei sarebbe ancora viva. Per proteggere lei, per proteggere i ragazzi la tutela era un ottimo strumento. Senza, non so se li avrebbe avuti indietro“.
