Ariete, Mare di guai: il significato del testo della prima canzone di Sanremo della giovane artista romana.
Sanremo 2023 continua nella scia dei precedenti Festival, aprendo le porte agli idoli della generazione Z. Dopo aver confermato il talento di Madame e aver fatto brillare quello di Blanco, in questa edizione dà spazio non solo a Lazza, ma anche ad Ariete, una giovanissima cantautrice romana pronta al debutto con un pezzo molto importante. Si intitola Mare di guai, ed è firmata con l’aiuto di due dei più grandi autori della musica italiana degli ultimi. Scopriamo insieme il significato di questo brano.
Ariete pronta al debutto a Sanremo
Ad affiancare la giovane Ariete nella stesura del testo e nella composizione di Mare di guai sono stati non solo Dardust, da anni uno degli autori privilegiati dai protagonisti di Sanremo, ma anche Calcutta, il rappresentante più famoso del fenomeno indie italiano della metà degli anni Duemiladieci.
La genesi della canzone è stata spiegata dalla stessa cantautrice in un’intervista al portale AllMusic Italia. Si tratta di un pezzo nato nell’estate del 2022 e rimasto in stand by per un po’ di tempo, prima che Arianna potesse farlo ascoltare a Dardust. Il produttore a quel punto si è gasato e ha deciso di fare ascoltare il brano al suo amico Calcutta, che ha accettato di dare una mano per migliorare il pezzo e si è occupato della scrittura, donando al brano quel tocco tipico del suo stile.
Il significato del testo di Mare di guai
Stando alla descrizione della stessa cantautrice, Mare di guai è un brano malinconico e riflessivo incentrato su una storia d’amore terminata, ma vista attraverso un’ottica molto personale e introspettiva. Non è però una canzone triste o “deprimente”, bensì un pezzo che invita chi soffre per un amore finito a reagire, a trovare la forza per riemergere e per andare avanti, sempre a testa alta.
La relazione in questione è tra due donne, e questo comporta alcune differenze rispetto a brani simili ispirati da relazioni etero: “Qualche differenza c’è, anche a livello pratico su determinate cose. Il fatto è che nessuna relazione è uguale, siamo tutti teste pensanti. Ognuna pensa le cose sue“. Il resto lo scopriremo sul palco dell’Ariston.
