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“Anche non vivere è una malattia”: l’appello di Ultimo per tornare ai concerti

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Ultimo ha pubblicato una lunga riflessione sul tema della sicurezza nei concerti e sul ruolo del governo, partendo da quanto accaduto con il live di Salmo.

C’è anche Ultimo nella diatriba riguardante il concerto di Salmo a Olbia. Rispetto ad altri colleghi, però, il 25enne cantautore romano preferisce non inserirsi direttamente nella polemica a distanza tra il rapper sardo e tanti artisti della nostra scena mainstream, a cominciare da Fedez. La sua riflessione verte invece sul problema dei concerti e sulle responsabilità dello Stato per quanto sta accadendo. Bisogna cercare di comprendere come fare per uscire da questa impasse, e per farlo serve ragionare anche su cosa sia un concerto e cosa no, cosa differenzia un live da una serata in discoteca, cosa tende a far apparire diversi alcuni assembramenti da altri.

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Ultimo chiede un intervento al governo per i concerti

Ogni giorno migliaia di persone prendono aerei, restano per ore e ore attaccati in un luogo chiuso e piccolo. Per andare a un concerto, in uno spazio aperto e grande, devono però restare seduti e distanziati. Che senso ha tutto questo? Il pensiero di Ultimo è tanto semplice quanto efficace. D’altronde, in alcuni paesi all’estero i concerti sono già ripartiti, e lì volendo si può andare, aggiunge il giovane cantautore romano, che vede in questa situazione un’enorme contraddizione da dover risolvere al più presto.

Ultimo vuole tornare a vivere (anche grazie al Green Pass)

In questa situazione di stasi, in cui sembra che tutti abbiano paura di decidere per non perdere consensi, l’artista punta forte sul Green Pass. Dal momento che questa misura è già stata approvata, perché non allargarla anche per poter permettere nuovamente l’organizzazione di grandi eventi dal vivo? “Io non sono un tecnico, ma se abbiamo introdotto il Green Pass, proviamo a tornare tramite questo strumento“, propone Ultimo: “Perché oltre il Green Pass sinceramente non so cosa altro possa esserci, se anche con questo strumento continuiamo a limitare le capienze per me è sbagliato“.

In chiusura, l’artista lancia un accorato appello alla convivenza con il virus, che non può e non deve continuare a toglierci la vita: “Dobbiamo poter tornare a vivere per imparare a convivere con lui. Senza terrore ma con grande attenzione. Si può fare. Anche non vivere è una malattia“. Di seguito il post del cantautore:

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