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Amadeus pazzo dei Maneskin: “Saranno i nuovi Rolling Stones, spero si ricordino di me”

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Amadeus

Il presentatore e direttore artistico di Sanremo, Amadeus, ha commentato il successo dei Maneskin, lasciandosi andare a un paragone azzardato.

Fare record su record a livello di share può inorgoglire, ma mai quanto lanciare uno dei gruppi italiani più amati all’estero nella storia. Amadeus non dimentica i Maneskin, e nei giorni in cui la band sta raccogliendo i massimi risultati, dalle nomination ai premi più prestigiosi all’apertura per i Rolling Stones, è tornato a parlare di loro, lasciandosi andare anche a qualche paragone piuttosto azzardato…

Damiano David dei Maneskin
Damiano David dei Maneskin

Maneskin a Sanremo 2022? Amadeus apre le porte alla band

Il gruppo lanciato da X Factor e consacrato a Sanremo e all’Eurovision potrebbe tornare sul palco dell’Ariston nel 2022. In quei giorni la band inizierà il tour europeo, e chissà che, in nome anche del buon rapporto che li lega ad Amadeus, non possano accettare un invito, anche per promuovere i propri impegni.

Il direttore artistico coltiva questa speranza, anche perché l’affetto nei loro confronti è grande. “Ogni tanto ci messaggiamo e mi fa piacere, perché quando gli scrivo Damiano mi risponde subito a nome degli altri“, ha raccontato il presentatore a La Repubblica: “Non si sono montati la testa, stanno facendo una carriera straordinaria e sono fiero di loro“. Talmente fiero, da lasciarsi andare a una previsione forse eccessiva. Ma si sa, l’amore è un sentimento strabordante: “Tra dieci anni saranno loro i protagonsiti dei megaconcerti, saranno i nuovi Rolling Stones. Mi auguro che per me ci sia sempre un posto in prima fila alle loro esibizioni. Spero che si ricordino del vecchio zio Amadeus“.

Amadeus e il successo di Zitti e buoni

Nel corso dell’intervista Amadeus ha anche raccontato come è arrivato a portarli sul palco. Recatosi alla Sony, ha ascoltato il loro brano, Zitti e buoni, e ha subito pensato che con quella canzone erano già sul palco dell’Ariston. Il suo pensiero è stato infatti che se avesse vinto quella canzone, il Festival sarebbe stato rivoluzionario. E così è stato, viste le conseguenze straordinarie che ha avuto sulla carriera della band romana, che oggi si può permettere di suonare in uno storico club di New York facendo il sold out e cantando anche brani in italiano. Se non è rivoluzionario questo… Di seguito il video di Zitti e buoni:

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