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Addio a Klaus Schulze, un gigante della musica elettronica

Tempo di Lettura: 2 minuti

È morto Klaus Schulze: il genio della musica elettronica, protagonista del krautrock, aveva 74 anni.

Un tremendo lutto ha sconvolto il mondo della musica elettronica: è morto Klaus Schulze, uno dei grandi pionieri del krautrock, della musica new age e dell’ambient. Aveva 74 anni. L’annuncio è stato dato dalla sua famiglia. L’artista è scomparso lo scorso 26 aprile dopo una lunga lotta con un brutto male. Nono sono stati svelati molti dettagli. Una morte che ha sconvolto tutti i suoi fan e gli amanti della musica elettronica, oltre agli artisti che sono stati influenzati dal suo grande esempio.

È morto Klaus Schulze

La sua musica e il suo ricordo rimarranno vivi in noi“, ha scritto la famiglia dell’artista, aggiungendo: “Ce ne sarebbero di cose da dire sulla persona e sull’artista, ma è probabile che lui avrebbe tagliato corto: ora basta! Come da sua volontà, l’ultimo addio sarà riservato alla ristretta cerchia famigliare. Sapete com’era fatto: per lui contava la musica, non la persona“.

Lutto

Parole che hanno sollevato qualche perplessità tra i suoi fan. Per qualcuno la famiglia ha infatti voluto lasciar trapelare una polemica. Ma sulle critiche ha finito per prevalere in queste ore il dolore per una perdita che lascia un vuoto grandissimo nel mondo della musica.

Chi era Robin Schulze

Artista eccezionale, in oltre mezzo secolo di attività aveva lavorato a una sessantina di album, lasciando un segno indelebile nel mondo della musica elettronica, imponendo il krautrock e la scuola berlinese e anticipando filoni come la musica ambient e la new age.

La sua carriera era iniziata come batterista per i Tangerine Dream, nello storico primo album della band tedesca, Electronic Meditation. Successivamente aveva fondato gli Ash-Ra Tempel, per poi dedicarsi dal 1972 a una formidabile carriera solista con l’album Irrlicht. Negli anni Settanta lanciò però anche autentici capolavori come Cyborg e Moondawn.

Recentemente lo avevamo ascoltato nel pezzo Grains of Sand, collaborazione con il grande compositore tedesco Hans Zimmer per il film Dune. Aveva poi lanciato lo scorso giugno 2021 l’album Deus Arrakis, il suo ultimo lavoro. L’ennesima perla di una carriera che non sarà mai dimenticata.

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