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Jimi Hendrix: 50 anni fa la il suo ultimo show con Eric Burdon

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Jimi Hendrix

La storia dell’ultima esibizione di Jimi Hendrix prima di morire, il 16 settembre 1979 insieme ad Eric Burdon, storico frontman degli Animals.

L’ultima esibizione che tenne Jimi Hendrix si svolse il 16 settembre 1970, in compagnia del frontman degli Animals, Eric Burdon. Il chitarrista si esibì dal vivo, meno di 48 ore prima della sua prematura scomparsa. Quella sera si sedette con Eric Burdon, che era al Jazz Club di Ronnie Scott a Londra con il suo nuovo gruppo, i War. Burdon e Hendrix si erano rivisti pochi giorni prima, secondo la fidanzata di Hendrix, Monika Dannemann nel libro di Tony Brown, Hendrix: The Final Days. Burdon lo invitò a fare una jam il 15 settembre 1970.

Jimi Hendrix, l’ultima esibizione con Eric Burdon

Il 16 settembre 1970 ebbe luogo quella che fu l’ultima esibizione dal vivo di Jimi Hendrix, in compagnia di Eric Burdon degli Animals. Ma quando Hendrix si presentò al club di Soho, Burdon disse che “era fuori di testa. Aveva la sua chitarra con lui ma oscillava troppo per suonare, quindi gli ho detto di tornare il giorno dopo“. The Final Days offre la testimonianza di alcune persone che affermano di aver trascorso parte della notte successiva con Hendrix.

Jimi Hendrix
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/JimiHendrix

L’ex manager Chas Chandler ha detto che l’artista si presentò nel suo appartamento per chiedergli di produrre il suo prossimo disco, mentre Eric Clapton ha affermato di aver visto Hendrix al concerto di Sly & the Family Stone al Lyceum Ballroom, ma non riuscì a parlare con lui. La Dannemann, tuttavia, ha detto che i due parteciparono a una festa di compleanno della sua amica Judy Wong. Wong ha confermato quei dettagli, aggiungendo che Hendrix le disse che lui e la Dannemann stavano facendo piani per il matrimonio. Poi i tre si diressero da Ronnie Scott.

Jimi Hendrix, l’ultimo show prima della prematura morte

Hendrix arrivò durante il secondo set. “Ho presentato Jimi al pubblico“, ha scritto Burdon nella sua autobiografia, Don’t Let Me be Misunderstood. “Il tipico pubblico jazz londinese ha cercato di mostrare indifferenza mentre saliva sul palco, ma un applauso ha salutato il più grande chitarrista del mondo“.

Suonarono versioni estese di due cover che Burdon e i War avevano pubblicato al loro debutto: Mother Earth di Memphis Slim e un rave-up su Tobacco Road di John D. Loudermilk.

Il video di Tobacco Road live:


Burdon ha scritto che Hendrix stava “volando“, aggiungendo che la sua presenza fece sì che il chitarrista dei War – Howard Scott – “suonasse meglio di quanto avesse mai fatto prima“. Tuttavia, Brown ha definito Hendrix “riluttante” e più disposto a suonare in sottofondo rispetto alle solite jam.

Dopo essere sceso dal palco, Hendrix incontrò il redattore di NME Roy Carr e chiacchierò un po’ sul fatto che aveva in programma di registrare con Miles Davis e Gil Evans e sulle sue sessioni esistenti con John McLaughlin e Larry Young. Hendrix disse che non era sicuro se quello che stava facendo potesse essere classificato come jazz. Lui e la Dannemann, quindi, andarono a cena a tarda notte allo Speakeasy prima di ritirarsi al Samarkand Hotel, dove viveva. La donna notò che Hendrix non dava segni di vita la mattina del 18 settembre. Venne dichiarato morto alle 12:45: rimase soffocato dal suo stesso vomito dopo aver assunto una dose eccessiva di sonniferi.

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/JimiHendrix

Da: Rolling Stone

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