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Born to Run compie 45. Bruce Springsteen: “Avrebbe potuto essere il mio ultimo disco”

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Bruce Springsteen

Bruce Springsteen, Born to Run: alcune curiosità sull’album della svolta artistica del Boss, uscito il 25 agosto 1975.

Il 25 agosto 1975 usciva Born to Run, l’album che diede un nuovo avvio alla carriera di Bruce Springsteen. Da qui in avanti quello che era considerato l’erede di Bob Dylan divenne il Boss della musica rock americana. Anche per questo il terzo album della sua carriera è forse il più importante tra quelli pubblicati. E pensare che avrebbe potuto essere anche l’ultimo. Lo ha raccontato ai microfoni di Rolling Stone lo stesso cantautore del New Jersey.

Bruce Springsteen racconta Born to Run

Dopo due album apprezzati dalla critica ma non dal pubblico, la carriera di Springsteen e della E Street Band era già a un bivio. Il rapporto con l’etichetta discografica era ai minimi storici, dopo la pubblicazione del disco, il futuro di Bruce e dei suoi musicisti poteva essere già lontano dalla Columbia.

Bruce Springsteen
Bruce Springsteen

In questo clima non semplice, sei mesi prima dell’uscita dell’album il cantautore lanciò il 45 giri di Born to Run, che raggiunse un buon successo in radio, infondendo nuovo coraggio in Bruce. Un coraggio necessario, visto che la lavorazione dell’album durò tanti mesi, e furono mesi duri per il Boss: “Ero giovane, 24 o 25 anni, e non avevo la stabilità o l’esperienza per mettere le cose in prospettiva. Era tutto il mio presente e anche il mio futuro. Mi sembrava che dopo non ci sarebbero stati altri dischi. Per come la vedevo io, il giorno dopo saremmo tutti caduti giù da una rupe. Pensavo fosse finita“.

Il significato di Born tu Run di Bruce Springsteen

Nella stessa intervista a Rolling Stone, Bruce parla anche di Born to Run, il brano che dà il titolo all’album e che è diventato un vero e proprio inno della sua carriera: “Volevo fare il più grande disco rock di sempre, volevo che suonasse enorme, volevo prenderti alla gola e costringerti a partire per quel viaggio, a prestare attenzione non solo alla musica, ma alla vita, all’essere vivi. La canzone chiedeva questo, ed ero in territori sconosciuti“.

Born to Run parlava di cercare un posto, ed era ciò che il giovane Springsteen stava facendo. Si sentiva libero, pienamente libero, con una vecchia mappa alla ricerca di una frontiera personale ed emotiva. “Il disco dava le stesse sensazioni: aperto, pieno di possibilità, anche di paura, perché la vita è così“, aggiunge il Boss.

Di seguito il video di Born to Run:


Da: Rolling Stone

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