Diodato canta in un’Arena di Verona completamente deserta: l’emozionante esibizione del vincitore di Sanremo per Europe! Shine a Light.
Diodato si è esibito con la sua Fai rumore all’Arena di Verona, ma senza pubblico. Un momento molto emozionante che il cantautore pugliese ha potuto vivere nell’ambito dello show Europe! Shine a Light, che in questo anno funestato dal Coronavirus va a sostituire il più tradizionale Eurovision Song Contest.
“Ho sempre chiesto alla mia musica di portarmi in giro per il mondo. E ora mi ritrovo che va in giro per il mondo senza di me“, ha sorriso l’artista in video conferenza stampa.
Europe! Shine a Light: Diodato all’Arena di Verona
L’esibizione sarà mandata in onda il 16 maggio su Rai 1 dalle 20.35 (in collegamento anche su Rai Radio 2, Rai 4 e RaiPlay) in Italia, ma sarà visibile anche in 45 paesi diversi.
Per quanto riguarda la versione italiana, sarà condotto da Flavio Insinna e Federico Russo, e tra gli ospiti ci saranno alcuni grandi protagonisti dell’Eurofestival: Francesco Gabbani, Al Bano, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Francesca Michielin e Mahmood.
Il nostro rappresentante sarà però in tutta Europa Diodato, che ha cantato la sua Fai rumore in un’Arena di Verona deserta: “Cantare lì è stata un’emozione fortissima. Come essere in un tempo sospeso“.
Diodato parla del 2020 e risponde a Conte
L’artista pugliese sta vivendo un anno molto particolare. Per quanto riguarda la carriera è il migliore della sua vita: ha vinto Sanremo con Diodato, e ha di recente conquistato un David di Donatello con Che vita meravigliosa, brano inserito nella colonna sonora del film Dea Fortuna di Ferzan Ozpetek. Ma a causa del Coronavirus può godersi solo a metà il proprio successo
Nel corso della conferenza stampa, l’artista ha avuto modo di affermare di ritenersi comunque fortunato, e ha anche risposto al premier Conte, che aveva fatto rumore nell’industria musicale per aver parlato di “artisti che fanno divertire“.
Queste le parole di Diodato: “In un momento come questo la politica deve usare termini un po’ più rispettosi. Soprattutto per gli artisti e i lavoratori dello spettacolo che stanno soffrendo. Questa sua descrizione sembra essere più vicina a una visione medievale dell’artista. Spero che queste parole diventino motore per una rivoluzione, una volontà di mettere fondamenta importanti per tutelare i lavoratori dello spettacolo anche in futuro“.
Di seguito il video di Fai rumore: