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Father of All…: la folle corsa dei Green Day

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Green Day, Father of All…: la recensione del tredicesimo album della band guidata da Billie Joe Armstrong.

Come un fulmine a ciel sereno, i Green Day arrivano e vanno via con il loro nuovo album, Father of All Motherfuckers (o Father of All… per i più sensibili), lasciandoci esterreffatti e gasati a mille.

Il tredicesimo disco di una carriera oramai trentennale ci racconta di una band ancora fresca e piena di energie, nonostante i fasti dell’epoca teen-punk siano ormai molto lontani. D’altronde il tempo passa per tutti. Ma questo non dev’essere per forza un male.

Green Day, Father of All…: recensione

Dieci tracce in circa 27 minuti. Già questo dato dà l’idea di cosa sia Father of All. Non tanto un viaggio, quanto una breve corsa per raggiungere la fermata del bus, si potrebbe dire. Una di quelle corse che diventano drammaticamente faticose, in cui c’è in gioco la speranza e la disperazione (ma leggera).

Billie e compagni hanno svelato più di qualche segreto su questo disco, che potrebbe essere nato dalla casualità, stando dalle leggende. Quel che è certo è che non mancano rimandi a grandi artisti come Joan Jett (Oh Yeah!), Gary Glitter, ma anche più spiccatamente al rock and roll di littlerichardiana memoria (Stab You in the Heart).

Che i tre non vogliano prendersi troppo sul serio d’altronde è evidente anche dalla copertina scelta: si tratta di quella di American Idiot, con sopra dei graffiti e la mascotte di questo disco, un unicorno che vomita un arcobaleno.

Tra un falsetto sorprendente e un’energia che non sembra quella di ‘ragazzini di 50 anni’, Father vola via, carico di riff e di rimandi, senza raggiungere mai vette emozionanti ma senza nemmeno mostrare grandi segni di debolezza o mancanza d’ispirazione. Un disco non memorabile, e tuttavia apprezzabile da vecchi e nuovi fan. Ed è questa la cosa più importante per una band già entrata nell’Olimpo di un genere.

Green Day
Green Day

Tracklist

1 – Father of All

2 – Fire, Ready, Aim

3 – Oh Yeah!

4 – Meet Me on the Roof

5 – I Was a Teenage Teenager

6 – Stab You in the Heart

7 – Sugar Youth

8 – Junkies on a High

9 – Take the Monkey and Crawl

10 – Graffitia

Top: Stab You in the Heart

Flop: Take the Monkey and Crawl

Voto: 7.5

Di seguito il video di Meet Me on the Roof:

Da: Rolling Stone

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