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Dichiarazioni shock di Gianluca Grignani: “Artisti massacrati”

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Gianluca Grignani

Si scaldano i toni durante un’intervista in cui Gianluca Grignani decide di dire la sua sulle distorsioni dell’industria musicale.

Agli esordi di Gianluca Grignani, nel lontano 1994, l’industria musicale era tutta un’altra storia. I grandi artisti di quegli anni sono riusciti a lasciare un segno indelebile nel tempo, mentre il sistema oggi stritola fino all’osso i cantanti esordienti. E’ così che il cantautore decide di aprirsi su diversi aspetti del panorama musicale odierno, descrivendo un sistema che, a suo dire, soffoca il vero talento e gonfia artificialmente i numeri.

Gianluca Grignani

Un industria che cambia, non sempre in meglio

Martoriato nel tempo da una valanga di critiche, oggi Gianluca Grignani si sente pronto a sputare un rospo che portava dentro da troppi anni. Durante un’intervista a Rolling Stone, si è aperto per condividere la sua visione critica sull’industria musicale attuale. Con tre decenni di carriera alle spalle, il suo spirito libero si è tirato addosso l’ostilità della sua stessa etichetta discografica.

Nessuno meglio di Grignani, quindi, potrebbe proferire parola su quanto gli artisti di oggi vengono stritolati del sistema, proprio come è successo a lui. Quando era solo ventenne, l’artista veniva definito come un drogato, un maledetto, un selvaggio: termini che lo hanno segnato profondamente, anche se non lo dava a vedere.

E oggi cosa accade nel panorama musicale? Esattamente la stessa cosa (se non in maniera peggiore): i cantanti vengono “presi e usati”, spesso perdendo la propria identità artistica nel processo, sostiene Gianluca, riflettendo come un tempo gli artisti avessero invece la possibilità di costruirsi un’identità e di dimostrare il proprio talento.

Gianluca Grignani sul tema della salute mentale

Negli ultimi anni Gianluca Grignani è diventato un grande amico dei giovani artisti, che lo stimano perché “è passato dalle gambe del diavolo”, come dice lo stesso artista. Di questa nuova generazione, il cantautore milanese nota come essa viene trattata dalle case discografiche, a cui poco importa delle ripercussioni sulla salute mentale di queste giovani stelle.

Un tema molto caro a Grignani – dato il suo passato turbolento – ma spesso trascurato quando si parla di artisti e del loro benessere all’interno dell’industria. Parla infatti di cantanti “stritolati” da un sistema che non lascia spazio alla persona dietro l’artista, un sistema che lui stesso ha conosciuto da vicino.

A Sanremo ho sentito molti ragazzi lamentarsi perché faticano a sopportare il meccanismo della discografia dal quale vengono fagocitati. Li comprendo, perché vengono presi giovanissimi, buttati in questo ingranaggio, tritati e ritritati. Era ovvio che prima e poi questo problema sarebbe venuto fuori”, spiega il cantante.

Ma subito fa un passo indietro nel tempo riflettendo a quando tutto ciò ha dovuto subirlo lui: “Sono stato zitto, ma è ora di parlare. Quando sono uscito io, sono stato bistrattato. Sai quali danni puoi fare a un ragazzo di 20 anni dicendogli che è un maledetto? È una cosa che mi sono portato dietro per anni. E non è una cosa normale. Ora basta, è arrivato il momento che qualcuno dica certe cose. È il momento che la musica si faccia un esame di coscienza“.

Inoltre, per Gianluca Grignani i numeri sono anche una misura fasulla. “Non li puoi verificare quei numeri, non sai quali sono veri. Sono gonfiati, ma nessuno dice niente. Lo dico io, perché non ho paura. Potrei anch’io far finta di fare lo stadio, come fanno in tanti”, chiosa.

Il ritorno sul palco con il nuovo tour

Nonostante le critiche al settore, Grignani non ha perso la sua passione per la musica. Il suo prossimo album, “Residui di rock’n’roll”, è un tributo allo spirito libero e indipendente che ha caratterizzato la sua giovinezza, e un segno che, nonostante tutto, qualcosa di quell’epoca è rimasto. Il titolo dell’album e del tour imminente suggerisce un ritorno alle radici per l’artista, un recupero di quell’autenticità che sembra mancare nel panorama musicale attuale.

“Ho scelto di fare le cose in modo differente rispetto al sistema del live di oggi di cui stavamo parlando”, spiega l’artista. Gianluca Grignani ha deciso perciò di agire in controtendenza, invertendo i tempi. Anche la scaletta sarà diversa da quella degli ultimi tempi, ma svela solo che potrebbe suonare anche qualche canzone da Residui di rock’n’roll.

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