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Emis Killa e Guè: bufera per il concerto di Capodanno

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Emis Killa

I rapper sono stati invitati dal comune di Ladispoli per l’evento di Capodanno, ma la loro presenza ha suscitato parecchie polemiche.

Dopo l’invito di Emis Killa e Guè Pequeno da parte del Comune di Ladispoli per la festa di Capodanno in piazza, sono sorte diverse polemiche. Il concerto organizzato dal Comune, che vede al centro dell’attenzione Emis Killa e Guè si terrà a partire dalle ore 22 dell 31 dicembre in Piazza Falcone a Ladispoli.

Non diamo soldi a rapper che inneggiano alla violenza

Ad essere presi di mira dalle polemiche sono proprio i testi delle canzoni dei rapper, imperniate di violenza nei confronti delle donne, insieme all’esaltazione per droghe, armi e violenza in generale. L’annuncio del primo cittadino Alessandro Grando riguardo la scelta degli ospiti è arrivato proprio qualche giorno prima del 25 novembre, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Secondo quanto dichiarato dalla giunta comunale stessa, l’evento sarà in parte finanziato dalla regione Lazio. Marta Bonfani, consigliera regionale e coordinatrice nazionale del Pd si augura che “la Presidenza del Consiglio regionale risponda con un deciso no alla richiesta di contributo avanzata dal Comune. Meglio che quei soldi vengano destinati a ben altre iniziative, capaci di mettere in discussione quel patriarcato di cui ancora, purtroppo, vediamo troppe evidenze e di cui subiamo le più tragiche conseguenze“.

Guè

Il disappunto è emerso nell’ala centrosinistra della giunta comunale, che ha contestato il costo elevato dell’evento e la scelta di invitare Emis Killa, esprimendosi così: “Il rapper ha replicato alle critiche dicendo che “ha voluto sensibilizzare al tema del femminicidio” con una narrazione cruda. Riteniamo che da una presenza incisiva come quella del rapper dovesse arrivare un’altra narrazione, di solidarietà per le donne e di condanna per gli assassini“.

Anche i cittadini di Ladispoli hanno aspramente criticato la scelta del Primo cittadino, inondando di commenti negativi il post pubblicato su Facebook che annuncia l’evento. Il Sindaco Alessandro Grando risponde alle critiche sottolineando il gran numero di persone attese per l’evento (quasi cinquemila), e cerca di rassicurare il pubblico dicendo che non vi saranno canzoni che inneggiano alla violenza. A conclusione del lungo post pubblicato sui social per spigare le ragioni della scelta: “Io sono convinto che sia una semplice questione di mentalità. A Ladispoli molti continuano ad avere la “mentalità da paesello”, per cui non va bene mai niente“.

Emis Killa e Guè pequeno denunciati dal Codacons

Nei giorni scorsi, in concomitanza con l’omicidio di Giulia Cecchettin, il Codacons e il Moige si sono rivolti alle radio italiane venissero boicottati i brani di rapper e trapper contenenti “frasi violente o aggressive verso le donne“. Tra questi compaiono proprio alcuni titoli dei cantanti invitati a Ladispoli: “Nei guai“, di Emis Killa, e “Xxx, part 2 Hardcore” di Guè Pequeno.

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