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Gianluca Grignani torna a Sanremo 2023: a dirigerlo ci sarà Enrico Melozzi

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Gianluca Grignani

Il direttore d’orchestra che dirigerà a Sanremo 2023 la performance di Gianluca Grignani sarà Enrico Melozzi.

Gianluca Grignani è pronto al suo ritorno a Sanremo nel 2023. Per la settima volta il cantautore milanese sarà protagonista sul palco dell’Ariston. Quest’anno è uno dei più esperti, ma per lui sarà quasi un debutto. Sono passati molti anni dalla sua ultima apparizione in gara, e da allora la sua carriera non si può dire certo sia stata memorabile. Per questo motivo l’attesa è altissima, e tra le certezze che potrebbero farlo tornare ai fasti di un tempo arriva la notizia riguardante il direttore d’orchestra che lo accompagnerà. Ci sarà infatti con lui uno dei più apprezzati degli ultimi anni: Enrico Melozzi.

Gianluca Grignani a Sanremo 2023 con Enrico Melozzi

La vera prima volta di Gianluca fu nel 1995 tra le Nuove proposte, con Destinazione paradiso. Quattro anni dopo, fece il suo debutto tra i grandi con Il giorno perfetto, per poi diventare uno dei grandi protagonisti della kermesse negli anni Duemila, fino alla sua ultima apparizione, nel 2015, quando cantò nella kermesse guidata da Carlo Conti la malinconica Sogni infranti.

Gianluca Grignani
Gianluca Grignani

Sette anni dopo, si è riaffacciato su quel palco, nel 2022, accanto a Irama come ospite nella serata dei duetti, un’autentica anticipazione del suo vero ritorno, in questo 2023, con Quado ti manca il fiato. Un brano che, spiega l’artista, sarà incentrato sul rapporto difficile con il padre: “Ha un testo tosto. Ci ho messo un po’ di tempo prima di decidere di cantarla e l’ho scritta tempo fa. Però è una canzone che bisogna avere le palle, o non averle, essere incosciente, per riuscire a cantarla“. E se il gioco si fa duro, quale miglior direttore d’orchestra da coinvolgere, se non Enrico Melozzi?

Enrico Melozzi e Sanremo

Originario di Teramo, classe 1977, Enrico è nato per fare musica. Pianista autodidatta dall’età di otto anni, ha studiato successivamente canto lirico prima di diplomarsi al Conservatorio e ricevere una laurea in composizione dal London College of Music.

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A Sanremo lo abbiamo già visto più volte. Ha debuttato nel 2012 dirigendo Noemi con Sono solo parole, è tornato nel 2014 sempre con Noemi, prima di riaffacciarsi nel 2019 con Achille Lauro, accompagnato anche nel 2020, anno in cui dirige diversi artisti, tra cui anche i Pinguini Tattici Nucleari. Nel 2021 lo abbiamo visto accanto a Fasma e ha avuto il merito di realizzare l’arrangiamento degli archi per Zitti e buoni, il brano che ha cambiato la carriera dei Måneskin. Anche lo scorso anno non è stato certo a guardare, e ha diretto Highsnob & Hu, Ana Mena e Giusy Ferrero, con minor fortuna rispetto al passato.

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