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Il 2022 in dieci album: ecco i dischi più importanti dell’anno

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Elisa Toffoli

Migliori album 2022: i dischi (mainstream) più rappresentativi dell’anno, quelli che hanno fatto battere maggiormente il cuore dei fan.

Quali sono i migliori album del 2022, anno complicato, di rinascita e brusche frenate, che ormai ci siamo lasciati alle spalle? Se il mondo intero è stato scosso dalla crisi del Covid e dallo scoppio di una grave guerra in Europa, quella tra Russia e Ucraina, va detto che la musica è riuscita comunque a regalare nuove emozioni. Di grandi dischi ne sono usciti davvero molti anche quest’anno.

Dire quali sono i migliori album del 2022 in assoluto è un esercizio di stile che tanto piace alla critica specializzata, fermo restando che i gusti son gusti e che non sempre i dischi più amati dalla critica sono anche i più elogiati dal pubblico. Anzi, a dirla tutta è raro trovare unanimità tra esperti e amatori. Proviamo perciò a stilare due brevi classifiche degli album più rappresentativi (vogliamo dire ‘migliori’) di questo 2022 tra quelli ‘mainstream‘, divisi tra album stranieri e album italiani. Con buona pace dell’Academy dei Grammy e degli esperti di Pitchfork.

I migliori album internazionali del 2022

In questo 2022 a farla da padrone è stata come spesso capita ultimamente la musica rap, urban, R&B. Da Drake a Kendrick Lamar, abbiamo potuto assistere all’uscita di tanti album importanti e al ritorno di personaggi di primissimo piano. Ad aprire la top 5 dei migliori album internazionali di quest’anno troviamo Dawn FM di The Weeknd, che nei primi giorni dell’anno ci ha regalato subito una delle perle di questi dodici mesi.

The Weeknd, Dawn FM
The Weeknd, Dawn FM

Al quarto posto in questa breve top 5 troviamo un album candidato anche ai Grammy, il grande ritorno di una delle regine dell’R&B anni Novanta. Stiamo parlando di Mary J. Blige, con il suo Good Morning Gorgeous.

Saliamo sul podio con i Muse. La formazione guidata da Matthew Bellamy ha continuato il suo percorso evolutivo e, dopo averci regalato ottimi dischi alternative e hard rock, ma anche buone incursioni nel mondo di un rock elettronico, stavolta ha affondato le mani nell’epica del metal con Will of the People, pur non disdegnando ballate al pianoforte tra le migliori dell’anno.

Matt Bellamy dei Muse
Matt Bellamy dei Muse

Secondo posto per i Red Hot Chili Peppers, che in questo anno 2022 ci hanno regalato non uno, ma ben due dischi, entrambi di ottimo livello: Unlimited Love e Return of the Dream Canteen. Due dischi tra loro molto simili, che hanno dimostrato il loro stato di forma e la loro voglia di mettersi in gioco anche in una fase della carriera in cui hanno davvero poco da dover davvero dimostrare.

Al primo posto troviamo però il nome meno importante tra quelli fin qui menzionati: gli Alter Bridge. Il gruppo di Myles Kennedy e Mark Tremonti, da anni una sicurezza in ambito hard & heavy, dopo qualche periodo di appannamento e di anonimato a rinvigorito il proprio sound e rinnovato le proprie ambizioni con Pawn & Kings, che rimarrà probabilmente uno dei dischi di minor successo della loro carriera ma anche quello più riuscito. Di seguito il video della title track:

I migliori album italiani dell’anno

La top five dei dischi pubblicati negli ultimi dodici mesi è aperta dall’immaginifico Xenoverso di Rancore. Il progetto forse più ambizioso e curato di quest’anno, un lavoro cui il rapper romano ha dedicato almeno due anni, costruendo un vero e proprio universo, e non solo musicale.

Secondo posto un disco più recente, uscito solo nelle ultime settimane dell’anno: Fake News dei Pinguini Tattici Nucleari. Se la band di Zanotti ha già raggiunto lo status di gruppo mainstream con il precedente Fuori dall’hype, con questo lavoro riesce a confermarsi ad altissimi livelli, sempre più pop, ma sempre più consapevoli delle proprie potenzialità.

Pinguini Tattici Nucleari
Pinguini Tattici Nucleari

Sul podio troviamo Ernia. La crescita del rapper milanese continua, e con Io non ho paura raggiunge forse la massima maturità, dimostrandosi come una delle poche penne del rap italiano in grado di parlare sia la lingua degli artisti delle nuove generazioni sia quella di chi lo ha preceduto nella nostra ricca scena hip hop.

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Secondo posto per un big della musica italiana, Cesare Cremonini. Con il suo La ragazza del futuro ha conquistato per la prima volta Sanremo, come ospite d’onore, ha riempito gli stadi, i palazzetti e ha dimostrato talento e gusto eccezionale, ancora ad altissimi livelli nonostante oltre vent’anni di carriera.

Infine, al primo posto chiudiamo proprio con una delle stelle dell’ultimo Festival: Elisa. La cantante di Monfalcone si è rilanciata in maniera straordinaria con l’ambizioso progetto Ritorno al futuro / Back to the Future, emozionante in italiano, sublime in inglese, a dimostrazione di quanto l’artista friulana sia ancora oggi una delle più complete che mai siano riuscite a raggiungere il successo nel nostro paese.

Di seguito il video di O forse sei tu:

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