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Quando Giorgia Meloni criticò Imagine di John Lennon: “Bellissima, se non sai l’inglese…”

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Giorgia Meloni

Giorgia Meloni boccia Imagine di John Lennon: la leader di Fratelli d’Italia ha criticato il brano simbolo della carriera dell’ex Beatle.

Prima di vincere le elezioni del 2022, Giorgia Meloni si era permessa di criticare addirittura… Imagine di John Lennon! Capita a chiunque di aver voglia di giudicare un’opera d’arte, e di certo esprimere un giudizio non è un reato. Quando lo si fa davanti a delle telecamere, però, il rischio di incorrere in una polemica è dietro l’angolo. Lo sa bene la leader di Fratelli d’Italia, che ha bocciato senza se e senza ma un grande classico della musica mondiale durante un intervento alla trasmissione In onda, ormai datato un paio di anni fa: “Non è una canzone il cui testo mi appassiona“, ha spiegato nell’occasione la nota leader politica romana. Ed ecco il motivo…

Giorgia Meloni contro Imagine di John Lennon

Il problema del noto brano di Lennon è che si pone come inno non della pace a livello mondiale, ma di un concetto molto meno affascinante per la Meloni: “Dice che non ci siano le religioni, le nazioni: è l’inno dell’omologazione mondialista. Io francamente sto da un’altra parte“.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Per me l’identità è un valore“, ha continuato la nota esponente di Fratelli d’Italia, “poi è una bellissima canzone, se uno non capisse l’inglese e non sentisse il testo resterebbe fantastica. Ma un mondo senza identità non è il mio prototipo, io credo nelle identità religiose, nazionali, familiari. Senza identità siamo solo ottimi consumatori per le multinazionali“.

Giorgia Meloni e Imagine: le polemiche sui social

Ovviamente le parole della nota politica romana hanno scatenato in quel momento un putiferio social. Ma proprio attraverso i suoi account ufficiali la Meloni ha confermato tutto: “Non sogno un mondo nel quale non ci siano gli Stati, la religione, addirittura il paradiso. Perché io credo che l’identità sia un valore, nazionale, religioso, familiare. Senza identità non siamo nulla“. La conclusione è meno idealista: “Non sogno un mondo senza proprietà privata. Perché il socialismo reale è già stato sperimentato, in posti come l’Unione Sovietica. E non è andata bene“.

Parole che hanno dato ancora maggior risalto alla questione, tanto da portare la Meloni in tendenza su Twitter. Centinaia le critiche alla sua disamina in poche ore. Tra queste, c’è quella di un utente che scrive: “Imagine è innanzitutto uno dei pezzi più belli della storia musicale e il suo testo un inno ai valori civili“. Tuttavia, la deputata capitolina può consolarsi: tra le tante critiche sono arrivati anche dei (quasi inattesi) messaggi di approvazione per le sue parole.

Riascoltiamo insieme questo inno all’omologazione mondiale. Ecco il video ufficiale:

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