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Grido e Fabri Fibra fanno pace: il significato di Sfiga, il loro primo brano insieme

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Fabri Fibra

Grido e Fabri Fibra, Sfiga: il testo e il significato della canzone, prima collaborazione tra i due rapper.

Sedici anni dopo, Fabri Fibra e Grido si stringono la mano, metaforicamente parlando, e uniscono le forze in una nuova canzone, Sfiga. Di storie del genere ne è pieno il rap, anche quello italiano. Artisti che passano alla storia per i loro dissing reciproci, salvo poi fare pace, magari a distanza di anni. Perché il tempo cura ogni ferita e appiana ogni divergenza.

Anche al rapper marchigiano e al “fratellino” di J-Ax è accaduta la stessa cosa, e oggi i due possono tornare a far parlare l’intera scena con un brano dedicato ai nostalgici di quella che può essere considerata una delle ere d’oro del nostro hip hop.

Fabri Fibra e Grido: il testo di Sfiga

Riunire me e Fabri Fibra sulla stessa traccia ci ha dato modo di lanciare un messaggio chiaro a tutta la scena rap, ovvero che collaborare aiuta a crescere e a far proliferare il movimento hip hop, mentre le fazioni e gli scazzi lo abbattono“, ha dichiarato l’ex rapper dei Gemelli DiVersi, parlando di Sfiga.

Fabri Fibra
Fabri Fibra

Una lezione che, a dir la verità, non sembrava poi così necessaria alla scena rap, almeno quella attuale, dove qualche dissing ancora si può sentire, ma che è per buona parte è dominata da artisti che amano collaborare tra loro, con un numero di feat. forse anche esagerato. Ma nel loro caso, sotterrare l’ascia di “guerra” e unire le forze è stato importante e anche artisticamente soddisfacente. Continua Grido: “Ne è venuta fuori una mina! Oltre al brano in sé, abbiamo anche fatto una bella cosa per il karma del rap italiano“. Di seguito il video di Sfiga:

Il significato di Sfiga e la genesi del brano

Tutto era cominciato nel 2006, quando Fibra aveva appena firmato il primo accordo di un rapper con una major e lanciato il suo storico album Tradimento. In quel disco era presente anche il brano Idee stupido, in cui il rapper marchigiano affermava: “La gente è convinta che il rap lo fai se fai il cattivo e se magari spu**ani qualcuno allora sei anche un figo / mi sta sul ca**o Grido, i Gemelli, il cugino, duecento nomi a caso di gente che non sa persino che io rimo“. Il riferimento era platealmente a Grido e ai suoi Gemelli DiVersi, che all’epoca venivano dal successo mainstream straordinario di brani come Mary.

Per tutta risposta, il rapper milanese pubblicò Standing Ovation, brano che faceva nel video la parodia di Applausi per Fibra, e in cui accusava l’mc marchigiano di copiare Eminem: “Tanto la vita si fuma chi è fatto di segatura, distingue chi sfonda mura da chi ha paura e l’incula, divide chi è che poi dura da chi usa un po’ alla rinfusa rime prese dagli USA“.

Ma Fibra in quel momento era quasi intoccabile, e così agli MTV Day di Bologna, con la faccia truccata da pagliaccio, rimò sul beat di Grossa di Fish con queste parole taglienti che chiusero il dissing: “Sono quindici anni che esci con i dischi, sorrido perché hai fatto più rime per un dissing […] e se speravi di copiare come rimo, faresti molto meglio a pimparmi il motorino“. Il riferimento era a Pimp My Wheel, programma all’epoca condotto proprio da Aleotti jr.

Nel 2016 i due avevano già fatto pace dopo essersi incontrati casualmente in studio, ma solo negli ultimi tempi, quando a Grido è venuto in mente questo pezzo, i due hanno avuto modo di sedersi a tavolino e di dirsi in faccia tutto ciò che non si sono detti per vent’anni.

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