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Matteo Bocelli, la confessione sul padre Andrea: “Mi vergognavo…”

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Andrea Bocelli e Matteo Bocelli

Matteo Bocelli parla del rapporto con il padre Andrea e confessa le sue difficoltà: le parole del giovane cantante.

Non è facile essere un figlio d’arte. Specialmente se tuo padre è uno dei cantanti più amati in tutto il mondo. Lo sa bene Matteo Bocelli, talentuoso figlio del grande Andrea. In occasione del lancio del suo primo album, Solo, il giovane artista è stato intervistato dal Corriere della Sera. E durante questa chiacchierata a cuore aperto ha confessato tutti i segreti del suo rapporto con l’ingombrante e amabile genitore, svelando anche un retroscena inimmaginabile: “Mi vergognavo…“.

Andrea Bocelli e Matteo Bocelli
Andrea Bocelli e Matteo Bocelli

Matteo Bocelli: il rapporto con papà Andrea

C’era una cosa che proprio non riusciva a fare Matteo con l’amabile papà: cantare insieme. “Mi vergognavo di cantare per lui“, ha rivelato Bocelli junior. D’altronde, non potrebbe essere altrimenti. La paura del giudizio, quando si ha un genitore talmente importante e talentuoso, è amplificata rispetto alla normalità.

Ma adesso le cose sono cambiate, anche grazie alla loro partecipazione insieme come ospiti a Sanremo: “Ero impaurito, in quelle telecamere vedevo famiglia, amici, conoscenti… Poi ho sentito una gioia incredibile“. E per questo adesso apre anche alla possibilità di un duetto inciso con il padre: “Ci vorrebbe il pezzo giusto, ma forse non me lo merito ancora“.

Le assenze di papà Andrea

Il rapporto tra Matteo e Andrea è stato sempre speciale. Bocelli è stato un ottimo genitore per il ragazzo, che però non nasconde quanto abbia sofferto per alcune mancanze inevitabili. Racconta infatti Bocelli junior: “La solitudine mi ha segnato. Babbo era sempre in viaggio per il mondo: ricordo la malinconia delle partenze e la gioia dei ritorni“.

Adesso però le cose sono cambiate. Anche perché Matteo sta diventando proprio ciò che era Andrea. Un artista di spessore internazionale, il cui talento è stato scoperto da una persona speciale: la nonna. “La leggenda dice che nonna Edi, sentendomi strillare appena nato abbia detto ‘ecco un altro tenore’“, ha raccontato Matteo, aggiungendo: “In realtà è stata mamma. Lei un giorno ha detto al babbo ‘ma hai sentito Matteo cantare?’. A 15-16 anni ho cominciato a studiare. La tecnica l’ho assorbita ascoltando babbo“.

Di seguito il video della sua Solo:

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