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Woody Guthrie: le frasi più belle della leggenda del folk

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chitarra acustica

Le più belle frasi di Woody Guthrie, cantautore statunitense che fu il principale esponente della musica folk e sociale del paese.

Woody Guthrie fu una figura di spicco nell’industria della musica folk americana. Woodrow Wilson Guthrie -questo il suo nome completo – fu un cantautore americano noto per le sue ballate folk, per le canzoni tradizionali e per l’inserimento di commenti politici nelle sue canzoni. Le citazioni di Woody Guthrie provengono da alcune delle sue più grandi opere come This Land Is Your Land, I Aint Got No Home e Hard Travelin. La chitarra di Woody Guthrie porta il messaggio “Questa macchina uccide i fascisti“. Nella canzone Take It Easy But Take It, Woody Guthrie vuole che il mondo combatta contro il fascismo: il brano divenne un testo di protesta. Ecco le frasi più belle dell’artista a stelle e strisce.

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Woody Guthrie: le frasi più belle del cantautore

Ci sono tante frasi di Woody Guthrie che sono rimaste impresse nella memoria di coloro che lo hanno apprezzato come uomo e come artista. Profondo è stato il suo impegno nella politica e nelle problematiche sociali che affliggevano i più deboli. Tra le sue citazioni più famose, ci sono C’è gente che va in giro a derubarti con la pistola e gente che va in giro a derubarti con la penna stilografica“, riferendosi alle persone che sottraggono agli altri anche con una semplice firma su di un documento.

È dovere del cantante folk dare conforto a chi non sta bene e infastidire chi invece se la passa bene”: chiaro riferimento del suo impegno sociale, nel difendere le masse e metterne in evidenza i problemi quotidiani, che non vive, invece, chi ha denaro a sufficienza per vivere dignitosamente. Proseguiamo con “Qualsiasi stupido può fare qualcosa di complicato, ma per puntare alla semplicità occorre un genio“, citazione che fa capire come soprattutto nel realizzare cose apparentemente facili ci sia bisogno di una mente acuta e ingegnosa.

Non è possibile scrivere una canzone decenti sui bordelli a meno di averne frequentato almeno uno“: l’autore evidenzia il fatto che, prima di discorrere di qualsiasi argomento, bisognerebbe avere esperienza in merito e non parlare facendo riferimento esclusivamente a concetti teorici. “Un giorno ne ho avuto abbastanza e ho scelto la strada…era il 1927“: in questa frase, il cantante folk esprime tutta la sua volontà di cambiare vita, lasciarsi il passato alle spalle e iniziare a vagare per gli Stati Uniti alla ricerca della proprio posto nel mondo.

Qualche curiosità sulla sua vita

Guthrie era terzo di cinque figli di un ex cowboy, speculatore terriero e politico democratico locale che lo chiamò così in onore del presidente Woodrow Wilson. Sua madre, che fece conoscere ai suoi figli tanti tipi di musica, si pensava fosse malata di mente e fu ricoverata quando Guthrie era solo un adolescente.

Il suo comportamento irregolare era – in realtà – causato dalla malattia di Huntington, un disturbo neurologico ereditario di cui si sapeva poco all’epoca e che – in seguito – avrebbe colpito anche Guthrie. La famiglia viveva a Okemah, in Oklahoma, una piccola città agricola e ferroviaria che visse un boom economico negli anni ’20 quando fu scoperto il petrolio nella zona. L’effetto sulla città e sulla sua gente del declino che seguì il boom sensibilizzò il giovane Guthrie alla sofferenza degli altri, che aveva anche sperimentato in prima persona attraverso le calamità che colpirono la sua famiglia, disgregandola totalmente.

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