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Renato Zero, Cercami: il significato del testo della canzone

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Renato Zero

Il significato di Cercami, canzone di Renato Zero, contenuta nell’album Amore dopo amore, pubblicato nel 1998.

Cercami è una canzone di Renato zero, che ebbe un grandissimo successo al momento della pubblicazione nel 1998: tratta dall’album amore dopo amore di quell’anno, il brano si aggiudicò il disco d’oro in Italia, in quanto riuscì a vendere più di 15.000 copie e rimase nelle top ten delle classifiche italiane per varie settimane. Scopriamo insieme il significato del testo di uno dei brani più importanti della carriera dell’artista.

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Renato Zero, il significato della canzone Cercami

Cercami è una delle canzoni che fanno parte dell’album Amore dopo amore del 1998. Un lavoro discografico che vendette ben 1 milione di copie, venendo anch’esso certificato platino. In questa canzone, l’artista parla di un amore continuamente rincorso, carico di nostalgia e di poesia, ma anche composto da tanti errori, momenti folli e perdita di controllo. Tutti i dettagli che fanno capo a un sentimento forte, intenso, impetuoso, che può provocare la nascita di momenti di grande incertezza e imprevedibilità. Il video:

Solo dopo aver sfogato tutto l’impeto e la pazzia di un amore fortemente voluto, si inizia a ragionare e a capire che alcune cose era meglio non farle col senno di poi, comprendendo che, in alcune situazioni, sia esagerato a comportarsi in un certo modo, nella consapevolezza, però, che – quando si ama in maniera smisurata – è difficile mantenere la lucidità.

L’amore da vivere nella sua interezza e complessità

La ragione, dunque, viene sconfitta dai sentimenti: l’amore rende le persone quasi folli, prive della loro capacità di raziocinio. Per questo motivo, emergono atteggiamenti che possono distruggere la coppia, come la gelosia per avere la persona tutta per sé, limitandone la libertà.

Quello che vuole comunicare il cantautore è che l’amore va vissuto nella sua interezza, in maniera genuina e autentica, senza farsi condizionare da pensieri che sfociano, appunto, in un vortice distruttivo.

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