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Gli hater accusano J-Ax di cercare visibilità, il rapper risponde: “Non sono mica Povia”

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J-Ax

In un video su Instagram J-Ax ha risposto a tutti gli hater che lo accusano di cercare visibilità, lanciando una frecciatina a Povia.

Gli hater attaccano J-Ax, e il rapper se la prende con… Povia! Nel nuovo episodio dei 2 centesimi, la rubrica in cui il rapper degli Articolo 31 discute di fatti di politica e attualità, stavolta l’attacco è rivolto a tutti gli hater che lo hanno accusato di voler conquistare visibilità parlando di politica e temi sociali. La sintesi di molti è infatti che un cantante dovrebbe cantare, e basta, senza intromettersi in questioni che probabilmente non riesce a comprendere. Ma Alessandro non ci sta, e ha voluto rispondere per le rime chiamando in causa Povia!

Cosa significa fare politica per J-Ax

L’articolata replica di Ax ai suoi hater parte da un primo assunto: cosa vuol dire fare politica per lui? L’artista ha spiegato di pagare le sue tasse in Italia fino all’ultimo centesimo. Per questo motivo sente di poter dire la sua su quel che accade. Anche perché tutto ciò che facciamo è politica dal suo punto di vista: andare in bici, leggere, mangiare avocado. Tutto.

J-Ax
J-Ax

Ma è nella seconda parte che arriva l’affondo più importante contro i suoi hater e contro personaggi che evidentemente non rispetta molto, come Povia.

J-Ax contro Povia

Nella seconda parte del suo intervento il rapper, 49 anni ad agosto, spiega la sua posizione ideologica e spiega di non avere affiliazioni con nessuna fazione politica. Ha un singolo che sta andando bene, uno show su Canale 5 che sta tornando in onda, non gli serve parlare di politica per farsi notare. Non viene mica pagato in visibilità, come può capitare a uno stagista di Vice o a Povia (che di recente ha attaccato Fedez per la sua posizione sul ddl Zan).

Politicamente non si ritiene nemmeno comunista, o pagato dalla sinistra. È un libertario, ed esprime le sue idee, che a volte collidono con quelle di qualcuno, a volte con quello di fare altro. Questo è per lui la politica: “Quello che succede in Parlamento è teatro. Le persone normali hanno opinioni colorate in toni di grigio. Le difese a oltranza delle cause perse sono il moduso operandi di tifosi e religioni. Però sono contento così, almeno scremo dai miei follower i razzisti, gli odiatori di donne, gli omofobi. Perché i miei veri fan non odiano nessuno, ma includono e si ritrovano a fare comunità divisi da vissuti totalmente diversi, ma uniti dalla musica“.

Ecco il video con il suo lungo attacco:

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