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Claudio Baglioni si propone per organizzare l’Eurovision 2022

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Claudio Baglioni

Claudio Baglioni avanza la sua candidatura per organizzare l’Eurovision 2022: le parole del cantautore romano, due volte direttore artistico di Sanremo.

Al prossimo Eurovision 2022 manca un anno, ma l’organizzazione sta già per mettersi in moto. Non si tratta infatti di un evento che si può preparare in poche settimane. Serve programmazione, servono idee, serve tempo. E serve il coraggio di mettersi in gioco. Coraggio che non manca a un artista gigante come Claudio Baglioni. Mentre per quanto riguarda la città la Rai ha scelto di aprire a breve un bando per decidere dove ospitare l’evento, il cantautore romano ha scelto di avanzare direttamente la sua candidatura per occuparsi dell’organizzazione.

Eurovision 2022: la candidatura di Claudio Baglioni

Si era vociferato negli scorsi giorni di una conduzione affidata a Chiara Ferragni, una delle donne italiane più conosciute al mondo, e Alessandro Cattelan, non un personaggio famoso all’estero, ma di certo uno dei conduttori più talentuosi attualmente alla Rai. Ma tra i tanti nomi, è spuntata in questi giorni un’autocandidatura: quella di Claudio Baglioni.

Claudio Baglioni
Claudio Baglioni

In un’intervista a La Repubblica, l’artista romano, 70 anni compiuti nel 2021, ha dichiarato apertamente: “Io e Giuliano Peparini ci proporremo, abbiamo fatto esperienza in questo senso, non solo realizzando quest’opera concerto, ma anche i concerti Al centro negli stadi, con 400 figuranti, per non contare i brani di introduzione al Festival di Sanremo che qualcuno ha paragonato allo spettacolo durante i Superbowl. Ci siamo proposti, al massimo risponderanno di no“.

Eurovision 2022: tutte le ipotesi

Va comunque ricordato l’Eurovision non è una semplice trasmissione televisiva, ma un vero e proprio format con delle regole ferree da rispettare per quanto riguarda durata, spazi, scelta dei conduttori e così via. Chi presenterà dovrà ad esempio essere in grado di parlare un inglese perfetto, perché non si rivolgerà a un pubblico esclusivamente locale, ma internazionale. Una necessità che fa decadere molti dei volti storici di casa Rai. E probabilmente lo stesso cantautore romano, che potrebbe restare dietro le quinte, ma difficilmente si proporrà come conduttore.

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