I Red Hot Chili Peppers hanno ottenuto una fortuna, vendendo il proprio lavoro a Hipgnosis, colosso della gestione dei diritti musicali.
I Red Hot Chili Peppers hanno venduto il proprio catalogo di canzoni a uno dei colossi della gestione dei diritti musicali, il britannico Hipgnosis, per una cifra stimata tra i 140 e i 150 milioni di dollari, secondo quando riporta il sito di Billboard. In merito, né il gruppo di alternative rock americano, né Hipgnosis hanno commentato l’accordo stipulato. Non è la prima volta che Hipgnosis conclude un affare del genere: la società, infatti, si è mossa, in tal senso, con i cataloghi musicali di Shakira e Neil Young.
I Red Hot Chili Peppers vendono il catalogo musicale a Hipgnosis
Fondati nel 1983, i Red Hot Chili Peppers sono saliti alla ribalta solo nel 1992 con il loro album Blood Sugar Sex Magik, da cui è stata tratta la traccia Under The Bridge, che rimane il loro più grande successo fino ad oggi. In totale, la pazza band – guidata dal cantante Anthony Kiedis e dal bassista Flea – ha piazzato sette album nella top 10 delle vendite negli Stati Uniti, incluso Californication, che ha venduto più di 15 milioni di copie in tutto il mondo. E, oggi, vende il suo catalogo musicale a Hipgnosis per 140 milioni di dollari.
Dalla sua istituzione e quotazione alla Borsa di Londra nel 2018, Hipgnosis ha raccolto oltre 1,1 miliardi di sterline. Per finanziare l’acquisizione del catalogo dei Red Hot Chili Peppers , la società di investimenti ha effettuato un aumento di capitale, che gli ha consentito di raccogliere circa 15 milioni di dollari, secondo quanto si apprende dai documenti diffusi dalla Borsa di Londra, la LSE.
Creata dal vecchio manager di Elton John e degli Iron Maiden, Merck Mercuriadis, il fondo ha investito diverse centinaia di milioni di dollari in diritti musicali a ritmo costante. Ora controlla una serie di classici della musica popolare, così come i diritti di dozzine di successi recenti, tra cui Shape of You di Ed Sheeran e Uptown Funk! di Bruno Mars.
L’importanza dello streaming
I termini di questi colossali accordi, che variano da artista a artista, sono mantenuti riservati. Ma si può immaginare che includano un diritto di controllo delle principali parti interessate. I veterani del rock non sono gli unici ad aver ceduto alle sirene di Hipgnosis, poiché la compagnia ha acquisito il catalogo anche dalla cantante colombiana Shakira, dal rapper RZA e del produttore Timbaland.
Negli ultimi anni si è scatenata una massiccia concorrenza tra le società di investimento come Hipgnosis, Concord o Primary Wave, con le maggiori etichette del settore discografico, tra cui c’è la Universal Music. L’appetito degli investitori per i diritti musicali è – in gran parte – dovuto all’emergere dello streaming, che ha aperto opportunità per un settore che era alla ricerca di un nuovo modello di fruizione, già all’inizio degli anni 2000.
Di seguito il video di Dark Necessities dei RHCP:
notiziemusica