Mario Biondi ha invitato chi vuole sostenere la musica italiana a boicottare le radio che trasmettono hit straniere: pioggia di critiche e insulti per il cantante siciliano.
Pioggia di insulti per Mario Biondi! Il cantante siciliano, 50 anni, ha mandato su tutte le furie il mondo del web con una proposta quantomeno irriverente: per salvare la musica italiana, secondo lui non serve scendere in piazza a protestare, come fatto da Bauli in piazza a Roma il 17 aprile, ma bisogna smettere di ascoltare le radio che non trasmettono canzoni italiane. Boicottarle. Parole che hanno scatenato i suoi follower e non sono, specialmente perché in molti hanno sottolineato che lui, pur essendo italiano, spesso e volentieri canta in inglese!
Mario Biondi invita a boicottare le radio
Un’idea, quella del cantante etneo, che vuole andare oltre le difficoltà momentanee dovute al Covid. Secondo lui il problema della musica italiana è più ampio, e parte proprio dalla trasmissione di troppe hit straniere in radio: “Volete fare i rivoluzionari? Volete fare qualcosa per la musica italiana? Esortate tutte le radio che programmano musica straniera a proporre musica nazionale o boicottatele“.
Un’idea in cui Biondi sembra credere veramente. Non a caso, invita i fan a farlo per una settimana, se servisse per due, con massima coerenza e grande coraggio, per lanciare un segnale importante. Ma non tutti hanno accolto quest’invito con entusiasmo. Anzi, l’artista ha subito una vera e propria valanga di insulti…
Mario Biondi risponde a critiche e insulti
Tantissimi fan, e non solo, hanno attaccato Biondi per questa proposta. E non solo per l’idea in sé, ma anche per il fatto che lui è il primo a cantare in inglese! L’artista etneo ha però risposto per le rime, anche agli insulti: “Sovranista, rincoglionito, incoerente, sfigato, scemo, stupido, assurdo, imbarazzante, poco serio, da abolire, blasfemo, ridicolo. Le persone frustrate devono necessariamente vedere il peggio negli altri per sentirsi migliori“.
L’artista ha quindi spiegato meglio il suo concetto. Non è importante il fatto che si canti o meno in italiano, ma è importante che la musica sia italiana. Per questo anche la sua musica può rientrare nel discorso. L’unico modo per dare sostegno alla nostra industria è però, secondo lui smettere di ascoltare le produzioni straniere in radio, dando loro supporto. Ci sarà qualcuno pronto ad accodarsi alla sua proposta?
Ecco il suo video su Instagram:
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