Randy Rhoads: la biografia, la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sul chitarrista storico di Ozzy Osbourne, morto a soli 25 anni.
Si può diventare leggende anche lasciando questo mondo molto presto. Le dimostrazioni in tal senso nel mondo della musica sono tantissime. La memoria va spesso ai vari Kurt Cobain, Jim Morrison, Amy Winehose e così via, ma molti dimenticano troppo facilmente un altro artista, scomparso ancor più giovane rispetto a quelli del Club 27. Stiamo parlando di Randy Rhoads, lo storico chitarrista di Ozzy Osbourne.
Un mostro di tecnica che ha rivoluzionato in una manciata di anni l’approccio allo strumento negli stessi anni di Eddie van Halen. Andiamo a scoprire alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.
Chi è Randy Rhoads: la biografia
Randall William Rhoads nacque a Santa Monica il 6 dicembre 1956 sotto il segno del Sagittario. Figlio di un musicista e insegnante californiano, crebbe con la musica nelle vene insieme a un fratello maggiore (batterista) e alla sorella Kathy. Quando aveva solo due anni i genitori divorziarono e il padre si risposò quasi immediatamente. Una separazione che lascerà una ferita indelebile nell’artista californiano.
Iniziò a suonare la chitarra a soli sei anni, esercitandosi su uno strumento ereditato dal nonno materno. Qualche anno dopo fu iscritto a una scuola di musica, mostrando fin da subito grande ambizione. In questi anni imparò anche a suonare il pianoforte e approfondì la conoscenza della musica classica, background che sarà necessario per la creazione di una tecnica unica capace di rendere quasi aulico ogni solo di stampo hard rock e heavy metal.
Dopo alcune esperienze non fortunate, nel 1973 fondò, a soli 17 anni, i Little Woman, insieme a Kelly Garni, Kevin DuBrow e Drew Forsyth. Due anni dopo il gruppo cambiò nome in Quiet Riot e iniziò a suonare in alcuni locali di Hollywood, oltre che in feste private. Ebbero modo di dividere il palco anche con gruppi ben più affermati, come i Van Halen. Dopo aver pubblicato un EP, nel 1977 vennero contattati dalla Sony Records, che li appoggiarono nella pubblicazione di un primo album destinato al mercato giapponese: uscì così l’omonimo disco di debutto della band.
Nonostante i primi successi, Garni lasciò la band e venne sostituito da Rudy Sarzo. Con quest’ultimo, pubblicarono nel 1979 un secondo disco, Quiet Riot II, che una risonanza decisamente maggiore rispetto al precedente. Di seguito un estratto di questo lavoro:
Sembrava che la band stesse sul punto di decollare. E così in effetti era. L’apice della loro carriera arrivò però senza l’anima del gruppo, perché nel 1979 Randy Rhoads decise di lasciare il gruppo per unirsi alla band di Ozzy Osbourne. Quest’ultimo aveva appena rotto con i Black Sabbath, dando vita al suo progetto solista.
Alla ricerca di un chitarrista solista, il cantante visionò un video di Rhoads su consiglio del bassista Dana Strum. Ne rimase talmente impressionato da mettere subito in piedi un provino, che mise alla luce la loro grande affinità stilistica. Così, iniziò un sodalizio che fece le fortune di entrambi. Insieme scelsero gli altri componenti della band (il bassista Bob Daisley, il batterista Lee Karlake e il tastierista Don Airey) e in pochi mesi registrarono l’album di debutto di Ozzy, Blizzard of Ozz, nel settembre del 1980. Grazie anche alle influenze neo-classiche di Randy, il disco fu un successo clamoroso, trascinato da brani leggendari come Crazy Train:
Chiuso il primo lungo tour insieme, Ozzy e i suoi pubblicarono Diary of a Madman, altro grandissimo successo che consacrò Osbourne e lo stesso Rhoads come vere e proprie leggende viventi. Purtroppo, ancora per poco…
Randy Rhoads: l’incidente e la morte
In varie interviste, Ozzy ha dichiarato di avere come unico rimpianto quello di non aver impedito a Rhoads di prendere l’aereo che lo avrebbe portato alla morte.
Durante il Diary of a Madman Tour, la band fece tappa a Leesburg, in Florida, a casa dell’autista del bus del gruppo, Andrew Aycock, che abitava vicino un hangar con aeroplani e una pista d’atterraggio. In questo hangar era parcheggiato un aeroplano del 1955. Grande appassionato di voli, Aycock decise di farsi un giretto, avendo il brevetto di pilota, ma senza alcun permesso. Con lui andarono Airey e il manager del gruppo. Il pilota volò a bassa quota per qualche minuto, e l’esperienza fu gradevole.
Per un secondo viaggio, Aycock scelse di imbarcare la parrucchiera Rachel Youngblood e lo stesso Rhoads. Per puro divertimento, il pilota stavolta scelse di esibirsi in uno ‘stunt’, girando per tre volte attorno al bus della band nel tentativo di svegliare gli altri membri del gruppo, che stavano dormendo all’interno. Al quarto passaggio, l’ala sinistra dell’aereo toccò il bus, facendo perdere il controllo del velivolo al pilota, che non poté evitare lo schianto su un albero vicino una casa. In pochi divampò un incendio che coinvolse il garage, due veicoli parcheggiati e l’intera casa. Randy Rhoads morì nell’impatto insieme al pilota e alla parrucchiera. Aveva 25 anni.
Il funerale del chitarrista si svolse alla First Lutheran Church di Burbank, in California. Il suo corpo è stato sepolto al Mountain View Cemetery di San Bernardino. La morte di Randy portò Ozzy Osbourne a cadere in una profonda depressione.
Sai che…
– Con uno stile unico ha rivoluzionato la tecnica chitarristica nel mondo del rock e del metal, inserendo elementi musicali di chiaro stampo classico e jazz, con risultati eccezionali.
– Alcune delle tracce più celebri di Ozzy in cui ha suonato sono Diary of a Madman, Goodbye to Romance, Mr. Crowley e Crazy Train.
– La sua prima band furono i The Whore.
– Ozzy scelse lui per la sua band scartando un altro guitar hero di grande livello, George Lynch, poi diventato famoso con i Dokken.
– In un’intervista recente, Kelly Garni ha dichiarato che in realtà Randy non fu mai un fan dei Black Sabbath, che anzi considerava un gruppo ridocolo a causa degli atteggiamenti ‘satanici’. Accettò però di entrare nella band di Ozzy a quanto pare su consiglio della madre, che aveva intravisto tutto il potenziale di un’opportunità del genere.
– Nell’album di maggior successo dei Quiet Riot, Metal Health del 1983, è presente un brano dedicato al compianto Randy, Thunderbird.
– La chitarra più famosa di Randy Rhoads è una Jackson che, dopo la sua morte, è diventato uno strumento ‘signature’.
– Tra gli artisti che lo hanno influenzato maggiormente ci sono Eddie van Halen, Steve Lukather, Jeff Beck, Ritchie Blackmore, B.B. King, Gary Moore, Ronnie Montrose e Pat Metheny e tanti altri.
– A sua volta, Randy ha ispirato guitar hero come Zakk Wylde, Dimebag Darrell, Jake E. Lee, George Lynch, John Petrucci, Kirk Hammett e tanti altri ancora.