Alla scoperta di Paul McCartney, fra i bassisti, cantanti e compositori più importanti di sempre, che ha scritto la storia sotto forma di canzoni.
Su Paul McCartney si potrebbero scrivere libri, macché, enciclopedie. E probabilmente per ogni lettera dell’alfabeto non si farebbe poi nemmeno così tanta fatica a trovare un aggettivo che lo descriva: Allucinante, in merito al suo talento compositivo e vocale che ha segnato tutte le epoche del rock’n’roll dagli anni Sessanta a oggi; Belloccio, perché no; Carismatico… e via dicendo fino alla lettera che lo potrebbe descrivere di più: Genio.
Insomma, l’ex Beatles è uno dei musicisti più influenti di sempre, che ha cambiato la musica in maniera irreversibile sia militando nelle fila del quartetto di Liverpool che da solista. Il suo talento lo ha reso uno dei migliori compositori al mondo, e le sue canzoni rimarranno per sempre nel cuore di tutti i suoi fan. Scopriamo di più sulla vita di Paul!
Chi è Paul McCartney
Sir James Paul McCartney nasce a Liverpool il 18 giugno del 1942, e parlare della sua carriera oramai è diventato addirittura pleonastico e ridondante: la fama raggiunta con John Lennon e compagni, l’affiatamento con lui nella composizione di alcuni dei migliori successi discografici di sempre, e poi i Wings, i suoi successi da solista, sino ai riconoscimenti e alle soddisfazioni personali (11° posto nella classifica dei migliori cantanti e 3° nei migliori bassisti della storia per Rolling Stone).
La carriera e le curiosità su Paul McCartney
Ma cerchiamo di scavare un po’ di più dentro i lati nascosti della sua personalità, scoprendo curiosità su di lui che non tutti sanno. Partiamo dall’infanzia, quando il padre gli trasmette l’amore per la musica, suonando tromba e pianoforte. Quelle melodie entreranno in testa del giovane Paul, insieme a quelle dei salotti inglesi, e alle canzoni del mitico Elvis: sono le chiavi della sua formazione musicale, un bagaglio che si porterà tutta la vita dietro e che sfrutterà durante le ore passate in studio a comporre e ricercare… molto più tempo rispetto al suo compagno Lennon, più istintivo e naturale.
Ma sapete come si sono conosciuti John e Paul? Beh, a dire il vero, Lennon militava già nelle file di un gruppo dal nome Quarrymen, skiffle band fondata nel 1956. il giovanissimo Paul assistette al loro primo concerto e volle conoscere il frontman subito dopo. Si esibì davanti a lui suonando due brani rock’n’roll alla chitarra, e John non riuscì più a scordarselo. Poco dopo Paul sarebbe entrato nel gruppo…
Ma abbiamo detto chitarra. E allora perché poi passò al basso? Beh, la leggenda vuole che quando si formarono i Beatles, Paul era l’unico a non possedere una chitarra bella come gli altri. E così fu lui il sacrificato! Ma quello che cominciò come un ripiego divenne poi uno dei marchi distintivi della band, e Paul ancora oggi è considerato un innovatore, uno dei primi a dare vita a un modo di suonare che prima non esisteva.
Per quanto riguarda la composizione, invece, Paul ha parlato in molte interviste dicendo di comporre… con l’anima! Per chi non lo sapesse, infatti, il baronetto di Liverpool non è un grande conoscitore di teoria musicale. Eppure, basta vedere i risultati per comprendere il suo genio smisurato: prendete Yesterday. Paul dice di averla sognata di notte, e di aver provato nei giorni successivi a capire se quella melodia fosse un plagio o fosse roba sua. E indovinate un po’?
In un’altra intervista, ha dichiarato che l’ispirazione per lui è tutto, e che molto probabilmente se gli dicessero di scrivere una canzone in 30 giorni, la canzone perfetta, lui comincerebbe a lavorarci… l’ultimo giorno!
Paul McCartney: la discografia da solista in studio
1967 – The Family Way
1970 – McCartney
1971 – Ram (con Linda McCartney)
1977 – Thrillington
1980 – McCartney II
1982 – Tug of War
1983 – Pipes of Peace
1984 – Give My Regards to Broad Street
1986 – Press to Play
1988 – CHOBA B CCCP
1989 – Flowers in the Dirt
1993 – Off the Ground
1997 – Flaming Pie
1999 – Run Devil Run
2001 – A Garland for Linda
2001 – Driving Rain
2005 – Twin Freaks (con dj Freelance Hellraiser)
2005 – Chaos and Creation in the Backyard
2007 – Memory Almost Full
2012 – Kisses on the Bottom
2013 – New
2018 – Egypt Station
2020 – McCartney III
La vita privata di Paul Mccartney: figli e moglie
Paul nel corso della sua vita ha avuto molte relazioni, ed è reduce da ben tre matrimoni. La sua prima storica compagna fu Linda McCartney (all’anagrafe Linda Eastman) sposata nel 1969. Il suo grande amore, che lo accompagnò mano per la mano in tutte le sue passioni, dalla musica all’attivismo per i diritti umani. Ma nel 1998 Linda se ne va per un tumore al seno, e il suo amore rimarrà nei loro figli: James, Stella, Mary e Heather, figlia arrivata dalla precedente relazione di Linda, ma adottata da Paul.
Prima di lei, il cantante conviveva con Jane Asher, ma tra i due la relazione finì a causa dei tradimenti di lui con Francie Schwartz. Ciò nonostante, alcune delle più belle canzoni di Paul McCartney sono state scritti proprio prendendo Jane come musa: per citarne solo alcune, Yesterday, And I Love Her e I’m Looking Throught You.
Il secondo matrimonio di Paul è con l’ex modella Heather Mills, una triste avventura cominciata nel 2002 e terminata nel 2008 dopo scandali legali, liti e gossip di ogni genere. I due avranno anche una figlia, Beatrice. Così è arrivato, nel 2011, il terzo round: questa volta la fortunata è Nancy Shevell. Paul McCartney la sposa nel 2011, una cerimonia intima e celebrata davanti a una ventina di amici.
Paul is Dead: la teoria per cui Paul McCartney è morto davvero
Sulla (presunta) morte di Paul McCartney si è creato un polverone mediatico tanto da farne un vero e proprio caso di studio, chiamato PID (Paul is Dead). Si tratta di una delle leggende metropolitane più assurde, e forse al tempo stesso una delle più grandi e geniali operazioni di marketing musicale, che nel corso degli anni gli stessi Beatles hanno tenuto in vita, alimentandola spargendo indizi qua e là nelle loro canzoni, copertine e via dicendo.
Secondo la leggenda, Paul sarebbe deceduto durante un incidente stradale il 19 novembre del 1966, mentre stava ritornando a casa dallo studio di Abbey Road. Ma la band era all’apice del successo, e la sua morte avrebbe causato una perdita troppo dolorosa per tutti i fan. Insomma, sostituirlo era impossibile. E così si optò per reclutare un sosia di Paul McCartney, William Campbell, originario della Scozia.
La teoria è controversa, ma gli indizi lasciati durante gli anni dai Beatles sono davvero tanti, dalla copertina di Abbey Road e di St. Pepper, dove alcuni dettagli sembrano non tornare (la sigaretta nella mano destra, quando Paul era mancino, la targa di un auto sospetta, una mano sulla sua testa e tanti altri ancora) fino ad alcuni celebri versi di canzoni («One and one and one is Three», in Come Together), alcuni di questi ascoltabili solo in reverse!
C’è da dire che Paul ha sempre gestito la cosa con grande ironia. In un’intervista, infatti, si espresso così: «Io Morto? Ma perché nessuno mi dice mai niente?». Geniale anche nel suo umorismo, insomma…