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25 anni di (What’s the Story) Morning Glory, secondo album degli Oasis

Tempo di Lettura: 2 minuti

What’s the Story Morning Glory: tutto sul secondo album in studio degli Oasis, pubblicato il 2 ottobre 1995.

(What’s the Story) Morning Glory? è semplicemente uno dei più grandi album britannici di tutti i tempi, che ha che spinto gli Oasis nella stratosfera dei gruppi più apprezzati. La band è arrivata a definire una generazione. Il 2 ottobre 1995 gli Oasis pubblicarono l’album che li elevò da ragazzini di Manchester che odiavano i Blur a fenomeno globale che odiava i Blur.

Il secondo lavoro discografico della band capitanata da Noel Gallagher, ha ottenuto ben 14 dischi di platino. Per celebrare il suo anniversario, vi raccontiamo qualche curiosità su questo iconico album.

Oasis, qualche curiosità sull’album (What’s the Story) Morning Glory?

(What’s the Story) Morning Glory? ha venduto 347.000 copie nella sua prima settimana di vendita – all’epoca, il secondo album più venduto di tutti i tempi, dopo Bad di Michael Jackson. Gli Oasis hanno battuto i giganti del pop, come Spice Girls, Madonna e Simply Red con quest’album e che fu il più venduto degli anni ’90.

Wonderwall è la traccia numero tre dell’album, ma il suo riff di apertura può essere ascoltato già dalla traccia 1, dove sfuma in Hello. Parlando di Wonderwall, la canzone – pare – sia stata ispirata a un album strumentale che George Harrison dei Beatles ha scritto per un film omonimo.

I Radiohead ne registrarono una cover. La copertina dell’album raffigura la Berwick Street di Soho e fu realizzata dal graphic designer britannico Brian Cannon, che ha anche creato cover iconiche per The Verve e Suede. Al tempo, il graphic designer ottenne questo ingaggio, perché a Noel piacevano le sue rare scarpe da ginnastica Adidas.

Il video di Wonderwall:

Lo scivolone di Noel e la lotta indie con i Blur

Noel si è reso protagonista di una battuta infelice durante un’intervista promozionale per l’album, quando ha detto che sperava che Damon Albarn e Alex James dei Blur “prendessero l’AIDS e morissero“. Cambiò – poi – versione dicendo che sperava si prendessero “un brutto raffreddore“.

La battaglia con i Blur prevedeva anche la corsa contro il tempo per accaparrarsi il primo posto nelle classifiche indie dei singoli pubblicati nello stesso giorno.Gli Oasis hanno perso la battaglia del britpop e Country House ha raggiunto la posizione numero uno nel Regno Unito.

Owen Morris ha prodotto l’album dopo la registrazione di A Northern Soul dei The Verve. Owen Morris ha affermato che l’album è stato registrato in soli 15 giorni: i primi 5 giorni hanno visto la realizzazione di diversi brani. Tra questi, Roll With It, Hello, Wonderwall, Don’t Look Back In Anger e Champagne Supernova registrati in giorni consecutivi.

Dopo una pausa di due giorni, hanno registrato Morning Glory, She’s Electric, Cast No Shadow, Step Out, Hey Now! e poi Bonehead’s Bank Holiday. Step Out doveva originariamente essere nell’album come traccia numero 8, ma dovette essere rimossa a causa della minaccia di un’azione legale dalla tenuta di Stevie Wonder, che affermò che sembrava troppo simile a Uptight (Everything’s Alright).

La leggenda narra che Noel scrisse Cast No Shadow quando rimase bloccato su un treno sotto il fiume Severn per due ore mentre tornava in studio. Le due figure sulla copertina dell’album sono DJ Sean Rowley e il designer della copertina dell’album, Brian Cannon. Anche il produttore Owen Morris può essere visto in sottofondo, mentre tiene il master tape dell’album davanti al viso. Il disco è stato considerato come miglior album degli ultimi 30 anni alla trentesima edizione dei Brit Awards.

Noel Gallagher

Da: Notizie Musica

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